Monday, May 10, 2010

Zwingli si rivolta nella tomba

L'illuminata ministra che si ando' a laureare a Reggio Calabria si felicita che l'ora di religione - facoltativa (peraltro chissà ancora per quanto) produrrà crediti formativi per gli studenti che la seguiranno.

Insomma vai male di mate, sei una schiappa di latino, ti fai un bel po' di punti a religione e te la sgami.

Bella mossa "push" per incrementare la partecipazione alle lezioni di dottrina cattolica (perché di questo si tratta) altrimenti in calo. Il tutto alla faccia della laicità dello stato e dell'uguaglianza delle religioni.

In sostanza ti compro la fede di facciata in cambio di qualche credito formativo.

Magari e' solo perché vivo nella città di Zwingli e quindi sono sensibilizzato al tema dall'acqua che bevo, ma tutto cio' mi rimembra - sul fronte logico ed etico - il mercimonio che scateno' la Riforma!

Ci fa o ci e'

Che Uolter Veltroni vivesse in un mondo un po' a se' fatto di film hollywoodiani, sogni ammericani, frasi kennedyane e altri ammenicoli simili non e' una novità per chi segue da vicino la politica della sinistra italiana.

Che questo candore lo avesse portato a fare anche delle mosse, a mio parere, giuste, innovative e di rottura come la dichiarazione del voler correre da soli o le dimissioni a fronte di una situazione ingestibile, e' riconoscere i giusti meriti.

Adesso pero' che l'ex-segretario del PD si abbandona, dopo un anno di silenzio, alla rivalsa, al rancore, a commenti distruttivi e senza alcuna direzione politica se non il "muoia Sansone con tutti i Filistei", viene da chiedersi se non sia questa la reazione scomposta del bambino imbronciato che vuole vendetta; e quelle scelte giuste fossero casuali e reattive, non frutto di un disegno innovatore.

E non si può far a meno di chiedersi: ma che classe dirigente e' questa? Incapace di dissentire costruttivamente, di avere capacita' propositiva, di volare alto; adusa solo al no, all'autolesionismo e ai lunghi coltelli.

Continuiamo cosi' facciamoci del male!

Thursday, May 6, 2010

In questo mondo di ladri

Scajola si trova con gli appartamenti senza volerlo, Verdini metteva da parte qualche soldino con l'energia verde, Lunardi incassava una percentuale sui lavori pubblici ...

Qualcuno ai tempi del cinghialone parlava di questione morale e aveva, come sempre, ragione da vendere.

Non si puo' lasciare la bandiera della moralità - e non del moralismo - a Di Pietro. Questi sono ladri e non ci dev'essere nessuno sconto, nessuna comprensione. Per rispetto dei milioni che le regole le rispettano e non rubano

Tuesday, May 4, 2010

Silvio Stalinoni

Era giusto di ieri la notizia che l'Italia e' al 72 posto sotto il Benin per quanto riguarda la libertà di stampa.

Oggi mister B ha detto invece che di libertà di stampa ce ne e' troppa! In italia si possono persino fornire ai lettori delle notizie diverse dalla frutta di stagione, il meteo, il calcio e le ultime sul culo di qualche escort.

E soprattutto dire che non la si pensa come lui e che lui e i suoi compari raccontano un sacco di balle.

Strano che ce l'abbia sempre tanto col comunismo sovietico visto che si atteggia sempre più a moderno Stalin.

Piccolo spazio ... comicita'

"... Ho bisogno di tempo per capire. E una cosa l'ho capita: un ministro non può sospettare di abitare in un'abitazione in parte pagata da altri ..."

"... Ho fatto il ministro in questi due anni senza risparmiarmi ..."

"... Sto vivendo da dieci giorni una situazione di grande sofferenza ..."

"... Ma se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata in parte pagata da altri senza saperne il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciteranno le azioni necessarie per l'annullamento del contratto di compravendita ..."

"... Convinto di essere estraneo a questa vicenda ..."

A bocce ferme

Quattro settimane dopo l'arresto degli operatori di Emergency in Afghanistan e' istruttivo tornare a leggere i titoli dei giornali del padrone per vedere quanto la disinformazione e la propaganda siano pane quotidiano nella piccola Italietta dei giorni nostri.

Un esempio per tutti. Il giornale del fratello scemo del premier apriva l'articolo dell'11 Aprile sull'argomento con la seguente frase: "I tre italiani arrestati dalla polizia afghana nella provincia di Helmand hanno "confessato" il proprio ruolo nel complotto per assassinare il governatore Gulab Mangal."

E' facile intuire cosa abbia pensato - e pensi ancora - il lettore medio del foglio in questione, visto che lo stesso si abbevera da quella fonte accompaganta da reti4, italie1 e minzolinate varie.

La liberazione del paese dal berlusconismo parte da qua': dall'informazione. Parte dallo smantellamento della propaganda. Non per sostituirla con altra propaganda ma per garantire opinioni e commenti discordanti ma fondati su fatti reali, non sulle veline del governo. Questo deve essere il compito prioritario delle opposizioni e di tutti coloro che hanno a cuore la liberta' vera, non quella - in tutti i sensi - di mister B.

Monday, May 3, 2010

Settantadue

Cosa accomuna Benin, Hong Kong, India e Italia? Il cotone? Il ruolo preminente della famiglia nella societa'? Il rosso nella bandiera?

Sbagliato, un numero. Il 72. Che corrisponde alla posizione nella classifica annuale della liberta' di stampa pubblicata dalla ONG Freedomhouse. Molto piu' indietro di Tonga, Guyana e Mali e appena un pochetto piu' avanti di Serbia, Timor Leste e Mongolia noti paradisi della liberta' e dell'amore.

Si ringraziano sentitamente la RAI e in particolare Scondizolini e Vespa e i giornalai Feltri e Belpietro per il contributo fondamentale fornito a questa grande prestazione che tanto lustro porta al nostro paese.

Casa con vista ...

Il ministro Scajola si e' comprato un pied-a-terre, nella capitale, con i soldi provenienti da uno della cricca del G8 e di Pescara. D'altronde dovra' pure avere un letto dove dormire quando nella capitale. Non vorrete mica vederlo in una camera in affitto a Tor Pignattara.

Niente di strano in questa Italietta alla deriva. Come non stupisce il fatto che di fronte a fatti circostanziati, inclusa la traccia lasciata da quegli assegni, Scajola continui a negare e cosi' i suoi compari di partito. E' la prassi quotidiana del politico medio del PDL ed e' perfettamente inutile richiamarsi alle abitudini di altri stati europei. Signori non siamo in Europa, sveglia!

Ora si puo' essere di destra o di sinistra, apprezzare la vista sul Colosseo oppure no, preferire la mortazza al salame. Ma continuare a tollerare di avere al governo personaggi di questa levatura e' inumano. E continuare a sceglierli!

Poi pero' ripenso all'ultimo passaggio in "gabina" elettorale e se non ricordo male il nome sulla scheda era bello che stampato li pronto ad essere crociato con la matita copiativa. Nessuna chance di scegliere, per gli elettori del PDL, uno meno ladro di Scajola!