Saturday, July 31, 2010

C'hanno la faccia come il culo

Titolava negli anni Novanta il mai sufficientemente rimpianto Cuore.

Ma i deliri, per altro criminogeni, degli amici del CAF erano il nulla in confronto a quelli dei servi prezzolati corifei di oggi: i Feltri, i Belpietro, i Fede.

Ma rispetto a questi mostri c'e' ancora di peggio, qualcuno che formalmente non e' un dipendente del Napoleone de nonantri: il direttore del tg1 Augusto Minzolini. Cercate a caso su youtube, qualunque cosa salti fuori farà impallidire qualsiasi precedente propaganda di regime.

E qui non posso esimermi da una constatazione: se per ragioni ai più ignote state ancora pagando il canone Rai, lo stipendio di quello che il barone de Curtis chiamerebbe un quaraquaqua lo state pagando voi.

Meditate gente, meditate

Friday, July 30, 2010

Si scrive larghe intese ...

... e Di Pietro che è ossessionato ci legge inciucio; io invece ci leggo piu' semplicemente e tristemente impreparazione.

In effetti si fa una gran fatica a capire perché in tutte le occasioni in cui il caimano è in difficoltà e annaspa fuori bordo ci si ingegni a lanciargli la ciambella di salvataggio invece che accioccargli una remata (politica e figurata - altrimenti sbirronline mi arresta) sul capoccione.

L'espulsione di Fini è un grosso problema per il PdL. Creerà problemi di tenuta della maggioranza esponendo il "governo del fare" a infiniti problemi. Sarebbe opportuno lasciarli naufragare espondendoli al pubblico ludibrio. Tanto peggio di quello che hanno fatto negli scorsi anni - solo leggi ad-berluscam - non possono fare. Mi spiaec ma la storiella che dobbiamo essere responsabili verso il paese non regge. Spiegate, vi prego, a D'Alema che lui non sarà mai Togliatti.

Prepariamo invece in questi prossime settimane e mesi un programma ed una squadra alternativa che dimostri che in caso di vittoria elettorale saremo diversissimi dal passato e dall'attuale maggioranza. Una squadra con volti nuovi e competenti e giovani. E 10 punti chiave che interessino l'elettore. Dopo di che, come il cinese, mettiamoci sulla riva del fiume.

Tuesday, July 27, 2010

Chi ha paura di Nichi 2 - la conferma

Non fai a tempo a fare una considerazione un po' maliziosa sul PD, sei quasi pentito perche' pensi di essere sempre il solito che vede il bicchiere mezzo vuoto e puntualmente qualcuno del partito si impegna a farti ritornare sulla tua posizione iniziale.

E di oggi infatti la notizia che i Ciofani Democratici hanno invitato alla loro festa praticamente tutti - non solo D'Alema e Fioroni ma persino la ministra Meloni del PDL - salvo uno. Indovina indovinello chi e' rimasto escluso? Un presidente di regione del centro sinistra, uno dei pochi rimasti: Nichi Vendola.

Motivazione: "Perché non ci piace un certo grado di personalismo che sta utilizzando, perché preferiamo richiamare il Pd al suo compito piuttosto che fare da trampolino ad altri". Non pensavo che la paura di essere mandati a casa crescesse cosi' in fretta. In realta' non e' solo la paura a montare, anche l'idiozia non scherza.

Piramidi e autovetture

Afferma quasi insolentito l'amministratore delegato della FIAT che lui "ha da costruire automobili". E partendo da questa affermazione incontestabile si appresta a lasciare Federmeccanica per non dover sottostare al contratto nazionale di lavoro.

Ora, personalmente non metto in dubbio minimamente l'obiettivo di un azienda di ricercare maggior efficienza e competitività. Quello che mi colpisce e' come questo accada quasi esclusivamente tramite la costante ricerca di compressione dei diritti e dei salari dei lavoratori.

Venuta meno con l'euro la svalutazione competitiva e ridottisi i margini dei finanziamenti a fondo perduto coi soldi dei contribuenti, pare che i nostri sedicenti imprenditori e amministratori delegati non riescano a vedere altra via d'uscita.

Ma forse e' solo un mio riflesso condizionato da progressista e dovrei aggiornarmi. Pensandoci bene la costruzione delle piramidi egizie con gli schiavi o la produzione con manodopera coatta dei nazisti sono i modelli cui fare riferimento: quelli si che erano competitivi sui costi.

D'altronde anche Ramsete lo diceva sempre: "ho da costruire piramidi, io"

Monday, July 26, 2010

Chi ha paura di Nichi Vendola

Fanno riflettere le reazioni del segretario del PD e del perdente di Gallipoli alla auto candidatura di Vendola alle primarie di coalizione del centro centro centro un po', ma non troppo, sinistra.

Fa riflettere perché avere un candidato vero e fuori del PD dovrebbe essere salutato come un valore aggiunto in grado di portare voti e partecipazione.

Fa pensare perché Vendola ha dimostrato di saper far vincere il centro sinistra come solo Prodi e differentemente dagli stantii gemelli della sconfitta Uolter e Maxim.

Fa meditare perché, condivisibile o meno, Vendola si fa portatore di una proposta politica e non dell'amministrazione del condominio e questo sembra essere il vizio maggiore.

La conclusione che se ne trae e' che i qualcheduno di cui sopra inizino a temere che persino il narcotizzato e alienato elettorato di centro sinistra possa rifilargli il classico calcio nel culo.

Quasi quasi mi compro un paio di stivali nuovi!

Friday, July 23, 2010

Ma Milan l'e' un gran Milan

La Lega vuole che a Milano le insegne siano obbligatoriamente in Italiano e magari pure in milanes. Nulla di sbagliato, anzi il recupero e la difesa delle tradizioni locali non può che vedermi d'accordo.

Purtroppo pero' temo che gli illuminati padani, cui della tradizione lombarda non può fregar di meno, e che vogliono in realtà solo colpire immigrati cinesi e arabi e le loro insegne, non hanno pensato ai migliaia di pub, shops, centres, points di ogni genere e natura che italianissimi negozianti hanno aperto, con gusto, me lo si consenta, spesso molto dubbio!

Sarebbe bello che i seguaci del dio Po facessero altrettante battaglie in difesa dell'italianità e della Lombardia in sede europea su direttive che uccidono la nostra agricoltura in nome della liberalizzazione e in casi come quelli delle delocalizzazioni delle aziende dei loro elettori.

Thursday, July 15, 2010

Il cerchio si sta chiudendo

"Mentre i suoi assassini parlavano di tagliare la carne per suggellare una posizione, pensavo ancora una volta alla battaglia di Don Peppino alla priorita' della parola. A quanto fosse davvero incredibilmente nuova e potente la volonta' di porre la parola al centro di una lotta contro i meccanismi di potere. Parole davanti a betoniere e fucili. E non metaforicamente. Realmente. Li' a denunciare, testimoniare, esserci. La parola con l'unica sua armatura: pronunciarsi. Una parola che e' sentinella, testimone: vera a patto di non smettere mai di tracciare. Una parola orientata in tal senso la puoi eliminare solo ammazzando".

Oppure, nell'anno domini 2010, mettendole un bavaglio.

Ed e' singolare che l'imbavagliatore sia amico di camorristi e mafiosi cosi' come lo erano gli assassini di Don Peppino.


Il brano e' tratto da "Gomorra" di Roberto Saviano,Ed. Strade Blu Mondadori p.258

Tuesday, July 13, 2010

Dagli amici mi guardi iddio ...

Con l'UDEUR del prode Mastella ci siamo andati a braccetto contenti al governo, con quello di Gallipoli che non ne azzecca una da vent'anni che pontificava dotto dotto come cio' fosse appropriato per evitare al paese il governo di Berlusconi.

Non ci si aspettava dai Mastelliani un curriculum imbiancato, ma adesso si hanno le prove che non solo questi sono dei voltagabbana attaccati alla cadrega ma anche una cricca di collusi con la criminalita' organizzata.

Posto che i compagni di strada ce li si sceglie, mi chiedo: abbiamo intenzione di continuare a fare alleanze e portarci in casa chiunque solo per andare al governo al posto di Berlsuconi?

Perche' io francamente sono al limite. La nausea, forse complice il caldo estivo, sta raggiungendo livelli intollerabili. Questo PD non e' mai stato il mio partito ma speravo potesse diventarlo. Non ci credo quasi piu' ...

Wednesday, July 7, 2010

Ghe pens'mi

E' la frase di ordinanza del nano erotomane. Buona per tutti i momenti: da quando si deve prendere in carico il paese (povero paese) a quando deve prendersi cura della escort di turno (povera escort).

Fino ad oggi il suo raggio di azione, sia pur con dubbi risultati, si era pero' limitato esclusivamente ad attivita' di responsabilita' - gestire l'Italia - o ludiche - fottersi qualche prostituta.

Adesso pero' il suo delirio di onnipotenza lo porta molto oltre: per esempio a fare il doppiatore di spot televisivi come quello del ministero del turismo sull'Italia.

A breve lo vederemo ad aprire le porte di Montecitorio, ad aspirare la polvere alla Malpensa o a curare l'ormeggio degli aliscafi a Stromboli. D'altronde c'e' solo un vero uomo del "fare"!

I pazzi andrebbero presi in cura pero' ...

Ci facciamo oppure ci siamo proprio ...

L'opposizione generalizzata dell'opinione pubblica, o perlomeno di quella parte dei cittadini di destra e di sinistra ancora in grado di formare una opinione, per il lodo Alfano e per le sue palesi discriminazioni a favore di alcuni servitori dello stato, non sono sufficienti per far riflettere alcuni senatori del PD ed evitare loro l'ennesima castroneria.

Visto che il lodo Alfano e' sbagliato perche' mette una persona - il Presidente del Consiglio - al di sopra delle leggi adducendo puerili scuse collegate alla sua funzione, che si fa' per contrastare tale obbrobrio. Si presenta un emendamento e si cerca di estendere la bruttura anche al Capo dello Stato. Cosi' invece di un solo privilegiato ce ne saranno due!

A parte la nefandezza etica di tale mossa, quello che mi colpisce sempre e' come certi illuminati personaggi riescano a farsi i trappoloni da soli. In questo modo sara' infatti semplice - l'articolo del pezzo di carta a nome "Il giornale" di oggi ne e' immediato esempio - per il nano massone sostenere che questo e' un provvedimento necessario e giusto; tanto giusto che anche l'opposizione, a suo modo, lo appoggia.

Tuesday, July 6, 2010

Il Trota ce lo ha corto

Essendo prematuramente venuti meno Bokassa, Mobutu e Pol Pot, il nano con la bandana annovera fra i suoi piu' grandi amici Putin e Gheddafi. In particolare il secondo, al quale rende visita frequentemente e col quale ha firmato vari accordi per la "gestione" dei flussi migratori.

Questi accordi rendono felice il piccolo borghese padano, e non solo, che teme l'invasione del suolo patrio e la violenza sulle figlie bianche da parte dei neri notoriamente meglio dotati dei coetani del Trota. In questo modo mister B raccatta voti per la Lega e, in certa misura, per la maggioranza di governo.

Questi accordi pero' ancillarmente causano anche la morte di qualche centinaio di rifugiati nei campi di concentramento libici o, dopo il rinvio in Somalia e Eritrea, loro paesi (?) di origine. Ma chi se ne frega! D'altronde UNHCR, Amnesty International e persino il Consiglio d'Europa che lo denunciano sono solo covi di pericolosi comunisti anti-italiani.

Il paesiello ha ovviamente ben altri problemi di cui preoccuparsi con questa crisi galoppante - come ci informano i tiggi di regime: come accattarsi il nuovo IPhone, come depilarsi a zero e come andare in vacanza alle Maldive.

Per questo io sottoscrivo l'appello di Lucarelli e De Cataldo sull'Unità.

Thursday, July 1, 2010

Ragli e Bavagli

NO BAVAGLIO DAY. Si manifesta per la difesa della liberta' di informazione, per la liberta’ dei cittadini di conoscere cosa fanno i loro stipendiati – tali solo parlamentari e esponenti del governo. Si manifesta per evitare che l'informazione diventi quella di Scondinzolini, di Emilio Fido o di Giovanni Toti, oppure nel mondo della carta stampata (ma tanto chi li legge i giornali) quella di Littorio Feltri o del compare Belpietro.

Un informazione di tipo “Corporate” dove si deve – per contratto di lavoro – cantare i cori dell’azienda e dei suoi capi e dove ogni critica e’ punibile. Questa e’ la comunicazione – perche’ di cio’ si tratta e non di informazione - cui e’ aduso il cavaliere. Per averne un altro esempio concreto basta dare una lettura a il Mattinale che la berluscones Lia Sartori ci posta orgogliosa sul web! A caso sfoglio estasiato il numero di oggi e leggo di un mondo alla mulino bianco dove tutto va benissimo, fatto di banche solide, internauti comunisti, san Silvio che ovviamente salva il paese, Tremonti che riduce le tasse e tante tante altre buone cose. Meno male che Silvio c’e’!

Scopro poi che manifestare per il No-Bavaglio day significa:
1. dimenticare il massacro di umanità che si è compiuto nel corso del Novecento per la pretesa del potere di interferire nelle vite degli altri;
2. ritenere che lo Stato possa ogni cosa, anche penetrare nei luoghi più reconditi e sacri del privato, calpestando quella dignità della persona su cui devono fondarsi leggi e regole della convivenza civile;
3. cancellare l’articolo 15 della nostra Costituzione, che sancisce il diritto alla riservatezza.

Caspita non credevo di essere cosi’ cattivo: Addavveni’ Baffone!