Monday, February 21, 2011

Rossi vs. Mueller

E' interessante il dibattito politico all'interno della comunita' immigrata italiana svizzera in vista delle elezioni cantonali. Molto si articola ancora intorno all'appello al voto - per i detentori di doppio passaporto visto che chi non ha il passaporto rossocrociato non vota nononstante paghi fior fior di tasse - a favore dei propri "connazionali". Un immigrato candidato di origini lunigianesi si appella infatti in primis alla comunita' lunigianese, poi a quella italiana e solo in ultimo ai cittadini svizzeri.

Tutto questo ha profonde ragioni storiche e sociali. Quando ti appendono cartelli che ti invitano gentilmente a startene fuori dal bar insieme ai cani e' ovvio che la tua fiducia tenda a restringersi a quelli che condividono le stesse discriminazioni. Il rischio di comunitarismo e di autoghettizzazione, e in ultima istanza anche quello di non riuscire ad eliminare le discriminazioni e' pero' molto elevato.

Oggi, per fortuna, la situazione storico sociale e' cambiata. Gli "itagliani" non sono piu' i Tschikk degli anni 60, si sono guadagnati il rispetto grazie a loro lavoro. Si sono poi aggiunte altre e differenti ondate di immigrazione che hanno contribuito a dare dell"Italia una visione piu' diversificata - non necessariamente migliore ma, per la sua maggiore complessita', meno suscettibile di luoghi comuni e incasellamenti.

Tuttavia l'appello al voto "etnico" persiste. Non solo nelle comunita' da tempo presenti sul territorio, per le quali questo e' stato per tanti anni il modus operandi e percio' un comprensibile continuare di pratiche usate. Ma anche nei partiti politici, che invece che promuovere un approccio piu' efficace, dimostrano per l'ennesima volta l'incapacita' di leggere con tempismo i mutamenti della societa'.

Non capisco infatti perche', da progressista, dovrei preferire essere governato dal signor Rossi democristiano conservatore piuttosto che da Herr Mueller progressista. Va bene preferire il brasato al barolo al roesti, e un piatto di spaghi alle patate, ma mica ci devo andare a cena col candidato...

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