Tuesday, September 28, 2010

A lavorare ....

La ministra (come poi lo sia diventato e' un mistero ... o forse no) Brambilla si sveglia dal torpore e dopo il filimino promozionale dello Stivale con voce del Tromba (alias Berlusconi) si scaglia, in difesa dell'onor patrio, nientepopodimenoche contro Apple.

L'oggetto del contendere e' una applicazione per iPhone e iPad chiamata What Country che identifica i vari paesi con alcuni luoghi comuni. Il nostro paese e' idenficato, surprise surprise, con i termini pizza, pasta, vespa e mafia. Che ci piaccia oppure no questa e' la visione che il mondo ha di noi. Il bel paese dove si mangia bene, si ha molto stile ma che ha qualche serio problema con l'etica e la giustizia.

Il ministro Brambilla farebbe meglio ad utlizzare il suo - costosissimo per la collettivita' - tempo e promuovere sul serio l'immagine di un paese che da prima destinazione turistica al mondo e' adesso la quinta o la sesta invece che sparare cazzate. E per par condicion sarebbe opportuno che anche Laura Garavini, capogruppo PD alla commissione Antimafia, invece di plaudire alle bestialita' della collega parlamentare, dedicasse il suo tempo a piu' incisive campagne contro la mafia.

Questo e' il modo per cambiare una percezione che e' basata sul fatto che 4 regioni sono appaltate alla criminalita' organizzata, alla presidenza del consiglio siede un massone, colluso con la mafia, in flagrante conflitto di interessi e reo di una dozzina di altri reati (nonostante altrettanti sia riuscito a depenalizzarli) e in ultima analisi di leggi e regole ci se ne frega altamente,

Sunday, September 26, 2010

Copiare non e' reato

Da oggi il giovane Milliband, quarantenne, e' segretario del Labour party con un agenda politica in deciso superamento della terza via Blairiana.

Nel PD, pur avendone 41 di anni, continuo a sentirmi dare del giovane - e non e' un complimento per il mio aspetto credetemi - e la linea politica, sempre che ce ne sia una, e' nei casi più avanzati ancorata sulla terza via, altrimenti legata alla lettura fordista delle dinamiche del lavoro.

Vabbene che siamo un paese sempre in retroguardia, ma imparare quantomeno a copiare?

Thursday, September 23, 2010

Il vizio originario

Essere democristiani e' una categoria dell'anima e della prassi e nulla ha a che fare con l'appartenenza politica.

C'erano moltissimi democristiani nel PCI - il perdente di Gallipoli ne e' un fulgido esempio - e c'erano fior di iscritti alla DC che non lo erano per nulla, uno per tutti Mino Martinazzoli.

Il democristiano ce le ha tutte: il compare ha sempre ragione e gli si fanno ogni genere di favori, disprezza le regole, e' familista e clientelista, e' pronto a qualunque compromesso e spesso e' assai incapace. La lista potrebbe continuare all'infinito.

Ci riflettevo pensando al PD. In origine pensavo fosse un errore portarsi in casa gli ex-DC. Col passare del tempo ho cambiato idea: e' un progetto giusto: mettere insieme tutti i progressisti indipendentemente dalle provenienze originarie per dare al paese un serio partito di governo. Il problema e' che ci abbiamo portato dentro i democristiani, da tutti i partiti fondatori.

Il futuro pero' potrebbe non essere così nero: una parte se ne potrebbe andare con i 75 piccolissimi indiano del kennedi de nonantri.

A quel punto all'appello ne mancherebbe solo uno ... E' non sarebbe l'highlander!

Irregolari

Il ministro maroni - nomen omen - non e' proprio coerente.

E' estremamente attivo e punitivo contro i migranti irregolari - il termine riferito ad un essere umano mi nausea.

E' invece comprensivo assai, al punto di votate per loro, con i politici irregolari - il termine riferito ad un camorrista invece va molto stretto - come Cosentino.

La domanda sorge spontanea: ministro, perché vuole sbattere in galera il profugo eritreo che scappa dai campi di gheddafi e non quel delinquente del coordinatore del PDL della Campania che , aggravante dal suo punto di vista, e' pure terone?

Tuesday, September 21, 2010

Chi controlla il controllore

I morti sul lavoro della DSM di Capua sono molto probabilmente responsabilità di falsi consulenti del lavoro e ispettori della ASL corrotti che certificavano tutto il certificabile dietro pagamento di adeguata mazzetta.

A parte la necessaria pena ai lavori forzati a vita per questi sei grandissimi bastardi, l'accaduto impone una riflessione sullo stato delle leggi e regolamenti nel nostro paese.

La conclusione che si trae da questo come da troppi altri casi analoghi, e' che causa di tutto non e' la genetica incapacità italica di rispettare le leggi o la complessità e elefantiasi del nostro apparato legislativo - anche se anche quello contribuisce - ma la certezza della pressoché totale inesistenza di controlli e di pene certe per chi leggi e regole infrange.

Anche il civilissimo e calvinistissimo popolo elvetico infatti appena passa la dogana di Chiasso pigia sull'acceleratore e fa i 180!!! Cosa che non passerebbe neppure per la testa a casa loro dove pero' un singolo radar fa 6 milioni di franchi di multe, tutte pagate!

Saturday, September 18, 2010

Sbagliare e lecito, perseverare ...

Alle ultime elezioni politiche il PD candido' nel Veneto certo Calearo, imprenditore dalle idee piuttosto poco progressiste.

Alle domande circa le motivazioni di tale poco comprensibile candidatura i soliti intelligentissimi strateghi del partito rispondevano con sufficienza sul come noi sciocchi non capissimo che il mondo era cambiato, che bisognava aprirsi all'intrapresa e giu' di bla bla bla!

E' di oggi la notizia che il suddetto Calearo, coerentemente con il suo pensiero politico - e si badi bene non con il suo essere imprenditore che non implica necessariamente essere conservatori e reazionari - potrebbe, dopo essere passato con Rutelio apportare il suo soccorso al traballante governo del Tromba.

Che dicono adesso gli intelligentissimi strateghi?

Wednesday, September 15, 2010

Rottamazioni

Le elezioni politiche si avvicinano e, come gli avvoltoi sul cadavere, svolazzano sempre più vicini al cuore del dibattito interno al PD, il perdente di Gallipoli e il kennedi di nonantri.

Il primo con proposte estemporanee che nulla hanno a che fare con la linea del partito, il secondo raccogliendo le firme per spodestare il segretario del PD sotto tutela del primo.

Il tutto con nauseante disinteresse per gli interessi del partito cui appartengono e del paese che aspirano a governare.

Ha ragione Renzi: se vogliamo avere una chance di vittoria questi personaggi vanno al più presto rottamati. Si potrebbe provare a venderli al Milan!

Oil for lives

Ufficiali della Guardia di Finanza - che mi risulta sia ancora parte delle forze armate della repubblica italiana - salgono a bordo di unita' navali militari straniere partecipando a missioni di controllo delle frontiere marine del nostro paese.

Se una di queste unità spara su cittadini italiani su un peschereccio - come
accaduto - di fatto questi militari stanno sparando sui propri connazionali.

Dopo aver sacrificato centinaia di rifugiati politici eritrei adesso si sacrificano i propri concittadini. A questo ha portato la politica di interessata genuflessione del Tromba (alias il presidente del consiglio) nei confronti di Gheddafi.

Friday, September 10, 2010

Le tre scimmie

Il divo Giulio e' persona di lunga esperienza e nonostante i 90 anni e' ancora nel pieno delle sue facoltà mentali. Il commento che gli e' scappato su Ambrosoli - che la sua morte se la sarebbe andata a cercare quando accetto' di guardare negli affari di Sindona e soci - non puo' essere ascritto a svista o all'eta' e più che di pessimo gusto e' specchio della sua visione del mondo.

Una visione che e' purtroppo maggioritaria nel nostro paese e per la quale di fronte all'illegalità e' più conveniente fare come le tre scimmie: non vedo, non sento, e sopratutto, non parlo.

Per fortuna non tutti sono come Andreotti che per questa uscita, ma ancor più per la sua decennale prossimità - quantomeno culturale - con la mafia, e' indegno di sedere nel nostro parlamento. Come operazione di pulizia morale, sarebbe opportuno che qualche partito chiedesse la revoca del suo status si senatore a vita.

Wednesday, September 8, 2010

Gli innominabili

E' molto facile scrivere un blog. E' invece molto difficile sopravvivere nelle istituzioni in terra di camorra spesso abbandonati a se stessi. Per questo mi ha colpito il contributo, durante la trasmissione Fahrenheit su Radio Tre di ieri, di Pippo Cilento sindaco di un paese vicino a Pollica e amico di Angelo Vassallo.

Le persone che ultimamente si erano avvicinate a Pollica per lui erano infatti individui equivoci, persone disturbanti, loschi personaggi. Mai e' riuscito a pronunciare la magica parola: CAMORRISTI.

Sara' anche per non far scappare i turisti ma la strada e' veramente lunga verso l'annientamento della incultura mafiosa se persino la parola CAMORRA fa paura in certe terre di questo desolato paese.

PS. Ma Saviano e' un protagonista che lucra sul suo successo a sentire Emilio Fido

Le mani sullo stivale

Adesso si scopre che anche Lunardi potrebbe essere stato un corrotto ed era ministro dei lavori pubblici! Come Bertolaso e la sua cricca o Scajola quando gestiva lo sviluppo economico o tanti altri esponenti del polo delle libertà.

Per il bene del paese, indipendentemente dalle idee politiche, spero tutti riconosceranno come sia impellente liberarsi di questa congrega di malfattori.

Anche a costo di sopportare ancora la spocchia di D'Alema!

Tuesday, September 7, 2010

Essere Presenti

Questo mi aspetto dai vertici del Partito Democratico per la fiaccolata a Pollica per l'uccisione di Angelo Vassallo, sindaco del PD.

Presenti perché la vera divisone nel paese - quella di civiltà - e' nella lotta alla incultura mafiosa che come un cancro uccide il paese da troppo tempo.

Queste devono essere le fondamenta dell'opposizione democratica, queste le vere radici di una visione di Societa' veramente diversa.

Monday, September 6, 2010

Una proposta che non si può rifiutare

Angelo Vassallo, differentemente da moltissimi suoi connazionali l'ha rifiutata e ha pagato con la vita.

Questa e' l'Italia e non solo l'Italia del Sud come ci descrive Saviano. E non solo l'Italia della pubblica amministrazione.

La cultura della mafia e' ovunque: e' la cultura del favore, degli amici degli amici, della prestazione senza fattura dell'idraulico e del dentista, della carriera per l'incapace fedele, del falso in bilancio, del così fan tutti.

Opporsi quotidianamente a questa cultura e' la vera rivoluzione che questo paese necessita perché morti come quelle di Vassallo e tanti altri come lui non siano invano.

Per avere finalmente un paese dove Dell'Utri e' in galera e non in parlamento e dove Vassallo e non Mangano e' l'eroe!

Saturday, September 4, 2010

La mamma degli stolti ...

Adesso pure Rosy Bindi vuole allearsi con Fini e Casini.

Dei dubbi sulla acutezza del nostro presidente mi erano venuti al congresso a Roma ma adesso questo dubbi mi divengono certezze.

Ma si e' chiesto l'ex ministro della sanità per quale ragione un elettore di Fini dovrebbe votare Bersani e per quale ragione io dovrei votare Fini o Granata? Rispettabili persone certo ma non miei rappresentanti in parlamento.

Pensi il presidente del PD a rafforzare la proposta politica del partito e a favorire una selezione dei candidati che ci facciano vincere invece che uscire con queste levate di ingegno! L'elettorato PD ringrazia

Licenziate il papa

Papa Ratzinger dice che il posto fisso non e' tutto.

Mi viene da dirgli: ma vai a lavorare! Con contratto a tempo determinato ovviamente!