Thursday, December 30, 2010

Due pesi e due misura

Cosa sarebbe successo se giovani del PD avessero disturbato nottetempo e avuto una colluttazione con Berlusconi a villa Macherio?

Saremmo qui a sentire i La Russa, i Minzolini, i Maroni e tutta la corte dei servi a parlare di attacco comunista alla democrazia e altre bestialità del genere.

Non dico altro altrimenti mi arrestano...


Friday, December 24, 2010

Ai miei tempi ...

Rimarranno per sempre nella mia mente di bambino di tredici anni le immagini di Madrid 1982: Pertini che esulta come un tifoso, l'urlo di Tardelli, Bearzot lanciato in aria dalla sua squadra, la foto sui giornali dello scopone sul volo di ritorno da Madrid.

Sono cresciuto con quelle immagini e non posso non paragonarle con i cerchietti di Nesta, l'antipatia di un viareggino, il bunga bunga del Tromba. Non posso non pensare al differente messaggio che un tredicenne riceve oggi.

Non e' un vacuo esercizio di "ai miei tempi ..." e' una necessaria riflessione sui simboli che costituiscono il tessuto connettivo della società e le necessarie azioni per un futuro meno squallido per il nostro paese.

Chiunque abbia a cuore la rinascita dell'Italia deve partire da qua! Da Sandro Pertini e da Enzo Bearzot. Da un partigiano presidente e da un allenatore che ha stile.

Wednesday, December 22, 2010

Frane

Questa notte ha fatto temporale. Questa mattina e' venuto giù un pezzo di monte sopra l'eco del mare e Tellaro e' isolata dal resto del mondo visto che un unica strada la collega alla città.

Non si e' fatto male nessuno, questa e' una buona notizia - non scontata - e i disagi per i residenti per il momento sono limitati. Tuttavia non si può non riflettere sull'ennesimo episodio di dissesto del territorio e di assenza di una manutenzione dello stesso.

L'italietta berlusconiana del 2010 viene giù a pezzi nelle autostrade bloccate, nelle montagne che franano, nei rifiuti che si ammucchiano. Viene giù a pezzi nella sua cultura bistrattata, nell'istruzione umiliata e nelle prassi quotidiane dei suoi governanti.

Un qualcosa che viene giù necessita ricostruzione. Su basi differenti! Questo ci si aspetta non sterili discussioni su alleanze elettorali e governicchi di salute pubblica!

Er ducetto de nonantri

Il disonorevole Gasparri non credo che si offenderà visto che fascista lo e' stato e fascista lo e' ancora.

Perché non c'e' altro modo di descrivere il culturale disprezzo per le libertà civili intrinseco nella sua nostalgica proposta di arresti preventivi per i manifestanti in odor di atti violenti.

Questo alieno della democrazia non può ovviamente comprendere che in una democrazia non si può essere privati di un diritto sulla base di un sospetto, magari definito dall'esecutivo!

La proposta in se meriterebbe un bel velo di silenzio non provenisse da un esponente di spicco (e già questo la dice lunga) della maggioranza di governo.

E pensare che meta' degli italiani sono preoccupati dei comunisti!

Sunday, December 19, 2010

Quindici per cento

Ovvero il risultato elettorale del PD alle prossime elezioni adesso che, per parole del suo segretario si vuole alleare con Fini e cAsini, ossia con due delle quattro punte della formazione berlusconiana degli ultimi 16 anni. Due che si sono ravveduti sulla via di Damasco, e merito gliene va, ma due che sono di destra e perciò alternativi al PD.

Non capire che questa alleanza e' innaturale e le conseguenze elettorali - non parlo di quelle politiche o culturali perché la dirigenza del PD e' ovviamente incapace di capire argomentazioni del genere - saranno catastrofiche e' miope e suicida, punto e basta.

Io inizierò col restituire una tessera che ho preso solo per sostenere Ignazio Marino ma che non voglio per un secondo sostenga Fini o cAsini. E ovviamente non voterò un accozzaglia tenuta su con lo sputo dell'antiberlusconosmo.

So per certo di essere in larghissima e piacevole compagnia.

Tuesday, December 14, 2010

Lombroso aveva ragione

Ma li avete visti Calearo, Cesario e Scilipoti? Ma ne avete viste le facce? Li avete sentiti parlare, sempre che - specie per il terzo di loro - sia possibile comprendere qualchecosa di quello che dice? Due ex-PD e un ex-IDV passati per l'API di Rutelli e ora alla corte di Berlusconi in cambio di qualche favore e/o di qualche puttana.

Non voglio cadere nel populismo piu' bieco o nell'antipolitica piu' becera ma questi soggetti non sono persone normali, neppure per l'Italia di fine regime di questi tristi anni. Incarnazione vivente delle teorie Lombrosiane, sono personaggi da film dell'orrore cui non affidereste un euro neppure per un secondo sapendone per certo il triste destino.

Il problema e' che questi soggetti sono quelli che ci dovrebbero rappresentare, fare le leggi che determinano il funzionamento del paese. Sono di certo quelli che oggi hanno deciso come la politica italiana procedera' per i prossimi mesi almeno.

Sarebbe opportuno che gli elettori se ne ricordassero al momento del voto. E' questa la vera emergenza nazionale cui fare fronte come cittadini: scegliere rappresentanti in parlamento che abbiano un minimo di dignita'; quale che sia l'idea nostra e quale che sia l'idea del candidato. Fuori i mostri dal parlamento!

Saturday, December 11, 2010

E mo' so' Razzi vostri

Diciamocelo chiaro, con un nome così, una faccia così - non proprio di quelli che vanno a Genova - e un curriculum così - non mi pare che il nostro si sia ammazzato di lavoro come deputato - e' un po' come sparare sulla croce rossa.

Eppure e', in questo caso come in altri similari, giustificato infierire sadicamente, puntare il dito accusatore, scagliare la prima pietra (verbale sia ben chiaro), rubare la caramella al bambino.

Il deputato Razzi e' quello che Totò definiva un caporale, un ominicchio, un quaraquaqua. L'archetipo del venduto, del Giuda. Tutte gli si attagliano da qualunque parte lo si giri e lo si analizzi. Sfida la statistica. Un uomo in vendita.

Le prostitute vendono il corpo, Razzi la fiducia di 3500 persone che certo non lo vogliono a sostenere Berlusconi e non accettano che il mutuo per il povero operaio sia il prezzo del loro consenso.

Vergogna! Vergogna! Vergogna!

Thursday, December 9, 2010

Pubblico privato

Bloccato da ore all'aeroporto di Parigi in una bellissima giornata di sole ho tempo di riflettere sul perché e percome 2 cm di neve blocchino il traffico aeroportuale del secondo scalo europeo. Due centimetri pomposamente definiti dagli spin doctors della comunicazione come evento meteorologico eccezionale.

Il colpevole e' li davanti agli occhi e chiaramente meritevole di ghigliottina! E' la forma societaria per azioni o società anonima (nomen omen) o Public (un par di palle) Company. Ossia quella struttura legale che separa la proprietà dal management dell'organizzazione e che assoggetta tutte le decisioni alla soddisfazione del possessore di azioni. Mettendola in quel posto a consumatori, società, ambiente e lavoratori.

Si badi bene non e' questione di pubblico o privato - aéroports de Paris i cui servizi sono da terzo mondo - e' per due terzi pubblica - ma di quella che gli inglesi chiamano accointability.

Nel momento in cui il decisore e il lavoratore non sono messi di fronte al cliente, al cittadino, al dipendente incazzato come un bufalo il peggio accadrà sempre matematicamente.

Lo stesso accade in politica

Monday, December 6, 2010

Amazzoni o Vaccini?

Sono alla conferenza africana sull'immunizzazione ed e' vergognoso che l'Italia abbia totalmente abdicato al suo ruolo di supporto allo sviluppo e alla cooperazione. Per vedere il contributo dell'Italia alle iniziative per l'eradicazione della poliomielite ci vuole il microscopio!

Aiutare i paesi in via di sviluppo a migliorare le condizioni sanitarie e' non solo un dovere morale ma anche un corretto ed efficace strumento per contribuire allo sviluppo di questi paesi e indirettamente ai problemi delle migrazioni.

Non certo fare festini con centinaia di amazzoni con un dittatore libico

Sunday, December 5, 2010

Cattivi maestri

Un bel "me ne frego" dall'Ignazio, da Gasparri o dalla Mussolini ci sta tutto. Anzi, visto l'approccio muscolare alla politica, direi sarebbe sorprendente il contrario. Per loro la svolta di Fiuggi e' stata veramente puro trasformismo di facciata.

Ma udire tale imperiale affermazione da un sedicente liberale quale Denis Verdini fa riflettere. Invece che contaminare i post fascisti con i semi fruttuosi e forieri di cadreghe del liberismo il nostro si e' fatto affascinare da linguaggi e modus operandi del ventennio.

Forse che alla fin fine il manipolo, l'olio di ricino e il duce ha sempre ragione siano metodi operativi più coerenti coi voleri del capo degli stessi consigli di amministrazione?

Wednesday, December 1, 2010

Nuove tragedie italiane

Ogni giorno crolla un pezzo di Pompei e il ministro Bondi (nel ruolo che gli compete di Buffone di Corte) nega l'evidenza dedicandosi invece a incensare il suo padrone, a scrivere poesie a finanziare film di troie di regime.

Ogni giorno crolla un pezzo di Pease e il presidente del consiglio Berlusconi (nel ruolo che gli compete di Tiranno Pazzo) articola sostenendo che e' tutto falso e che e' una macchinazione dei comunisti - salvo poi accompagnarsi con un ex-agente del KGB - continuando nella sua escalation di orge e corruzione.

L'era Berlusconiana e' senza dubbio alla fine, tutti i tratti di decadenza economica, morale e operativa sono qui a dimostrarcelo. A questo punto, in una tragedia ben riuscita, il coro dovrebbe  uscire di scena lasciando il posto al Deus Ex-Machina che calando sul palco risolve una situazione che sembrerebbe irrisolvibile.

Il problema, per il nostro paese, e' che il casting non e' ancora riuscito a trovare quel personaggio!

Tuesday, November 30, 2010

Il silenzio e' d'oro

"Vadano a scuola a studiare, a fare facoltà che diano occupazione e non facoltà facili in università facili'" commenta il ministro (?) Sacconi con riferimento agli studenti che manifestano contro l'obbrobrio di riforma Gelmini.

A parte il fatto che la discriminazione fra facolta' che darebbero occupazione e facolta' che non la darebbero e' indicativa di una visione del mondo distorta e di una concezione dell'istruzione a dire poco medievale.

A parte il fatto che il richiamo ad andare a studiare invece che manifestare da' la misura del tipo di rispetto che questo personaggio ha per gli studenti e i cittadini: nel migliore dei casi paternalista nel peggiore dittatoriale e fascista.

A parte il fatto che giova ricordare come il ministro che presenta la riforma ha fatto una che Sacconi definirebbe una univerista' facile.

La domanda che sorge spontanea e': ma quali titoli ha questo Saccone per parlare. Non riesco ad evincere dal suo succinto curriculum di paracadutato all'ILO e di socialista de michelisiano di lunga data alcuna competenza specifica che suggerisca che il suo commento abbia piu' valore di una chiacchiera del bar.

Thursday, November 25, 2010

Salvate il buffone di corte

Pare che Emilio Fede - quello che balla con Silvio e Lele - sia stato minacciato di morte da uno sconosciuto mentre al ristorante.

Provo pena per il povero cocainomane erotomane, a tempo perso direttore di una programma comico su uno dei canali del padrone. Alla sua eta' con i suoi problemi per procacciarsi polvere e donne adesso deve anche preoccuparsi della sua vita.

Di quella degli altri non gli frega nulla visto il lavoro immondo di disinformazione che compie ormai da anni a beneficio di una clientela che, lobotomizzata, lo segue fedelmente e supporta il suo padrone senza si e senza ma.

Ps. Non capisco come si possa minacciare uno zerbino se non di calpestarlo, cosa che pero' accade già da tempo immemore senza problema alcuno

Wednesday, November 24, 2010

Ultima fermata Palermo

Bene scrive Spinelli sulla Repubblica di oggi circa l'oscenita' normalizzata. Questo e' il problema dell'Italia :la altissima, inarrivabile soglia di tolleranza.  L'accettazione supina di qualsiasi porcata sull'altare dell'assioma secondo cui nessun paese e' meglio del nostro. Dove si mangia cosi' bene? dove sta' meta' del patrimonio artistico mondiale (percentuale in netto calo grazie a Bondi)? dove c'e' il sole e il mare? ed altri luoghi comuni ad libitum.

Il problema e' culturale e accomuna maggioranza e opposizione, da sempre. Il sostanziale silenzio sotto il quale e' passato nei mesi scorsi, e anche a inizio Novembre nonostante una riunione in segreteria nazionale, l'appoggio del PD alla giunta del sospetto mafioso Lombardo ne e' uno degli esempi piu' fulgidi.

Gli intelligentissimi Dalemini di turno hanno trovato e continuano a trovare cento e una buone ragioni per giustificare qualcosa che semplicemente non e' giustificabile, una commistione che e' contro qualsiasi morale ma persino contro qualsiasi logica anche elettorale. E ovviamente a guardare con sufficienza chi queste baggianate ritiene risibili.

Per questa ennesima violenza verso i valori e i principi in cui credo, e che non possono essere oggetto di mercimonio, io e il partito democratico abbiamo veramente raggiunto il punto di non ritorno.

Tuesday, November 23, 2010

A laura' barbun

Visto che la giunta milanese - la citta' un tempo piu' europea d'Italia - capisce solo il dialetto e fatica alla grande con tutte le lingue straniere e spesso anche con l'Italiano, vale la pena indirizzarsi loro nella vulgata del loro luogo di residenza.

Se infatti il sonno della ragione genera mostri, qualche dubbio esiste sull'assenza (di ragioni) cosa generi. L'attivita' da pataccari degli amministratori di Milano ce ne fornisce per fortuna qualche indizio. L'ultimo esilarante esempio di questo vuoto spinto cerebrale e' la proibizione delle luminarie natalizie multilingue in via Padova.

Non sia mai che utilizzando altre lingue si confonda qualcuno o che si gettino dubbi sulla autarchia muscolosa dei buffoni in camicia verde.

Nota a margine: il festeggiato del Natale era extra-comunitario, profugo e non parlava latino. Chissa' come sarebbe stato accolto a Milano di questi tempi.

Monday, November 22, 2010

Quanti ancora?

Anche oggi due morti sul lavoro.

Si esce dal mattino da casa e non ci si ritorna perche' si muore bruciati, cascando da un tetto o un impalcatura, asfissiando in una botte, colpiti da un oggetto metallico... Quattrocentoquaranta persone alla fine di Ottobre. 440 quasi due al giorno e nella maggioranza dei casi morti evitabilissime applicando le normative vigenti.

Ma se non erro c'e' qualcuno dice che la legge 626 che bene o male tutela un minimo la sicurezza sul lavoro e' un lusso che non ci possiamo piu' permettere.

Ripetizioni di democrazia

"La vita di un popolo non consiste nel diritto di eleggere i propri rappresentanti, ma nell'invogliarli, nel dirigerli sulla via, nel trasmettere loro la propria ispirazione" scriveva Aurelio Saffi a proposito di democrazia. Forse la professoressa Garavaglia prima di rilasciare interviste dovrebbe ripassare un po' dei testi che immagino abbia dovuto almeno leggere sui banchi di scuola.

La signora infatti con le sue parole fa testimonianza di massimo disprezzo per i principi fondanti della democrazia che giovera' ricordare vuol dire "governo del popolo", non governo dei rappresentanti del popolo. Non parlo neppure del rispetto per gli iscritti al PD perche' il suo disprezzo e' lapalissiano.

Sia ben chiaro, la sua opinione - se Albertini si candidera' lei auspica che il PD molli Pisapia per sostenere il sindaco in mutande di cachemire - e' ovviamente legittima come individuo. Lo e' molto meno come membro della direzione di un partito che con le primarie ha deciso altro.

Se non e' daccordo, in democrazia, ha la possibilita' di restituire la tessera del PD, dimettersi da parlamentare, restituire lo stipendio e rinunciare alla pensione da deputato e senatore e andare a fare campagna per Albertini. Dimostrerebbe coerenza intellettuale e sul fronte elettorale farebbe un grande favore al PD che di certi personaggi non ha alcun bisogno!

Sunday, November 21, 2010

Brutta cosa l'invidia

"Savi non fummo, avvegna che Aldo, Marco e Beppe fossimo chiamati, e fummo de li altrui danni più lieti assai che di ventura nostra". Mi scusi il Sommo Poeta ma c'e' da far spazio per almeno altre tre anime nel canto XIII del Purgatorio. In realta' quelli colpiti da invidia sono molti di piu' specie dalle parti del fratello scemo del presidente del consiglio ma non mi risulta che Dante dia spazio nella Commedia alla monnezza.

I commenti di Grasso, Travaglio e Grillo, per quanto perfettamente in linea coi personaggi, hanno comunque dello stupefacente. Tutti sono daccodo che in Italia la tivvu' e' merda allo stato puro. Un programma in prima serata su una rete minore attira 10 milioni di persone a sentir parlare di mafia (al Nord), Eutanasia, Diritti Civili e altri temi alti senza neppur mostrare un culo una tetta e cosa fanno i nostri soloni? Si lanciano in critiche le piu' disparate sullo stile, sulla dialettica, su chi e' citato e chi no, sulle parole utilizzate da Saviano, sul buonismo di Fazio ...

Possono pure avere tecnicamente ragione, ma prima di aprire la bocca dovrebbero aver fatto, in prima persona, nella lotta alla mafia 1/10 di quello che ha fatto Saviano. Perche' Saviano attacca il problema dal punto di vista culturale ed e' questa la vera battaglia. Le mafie non si vincono manu militari - non c'e risucito neppure Cesare Mori in periodo di dittatura - ma solo facendo venir meno loro l'appoggio popolare. Questo fa Saviano e per questo - che piaccia o no - merita un acritico e ideologico supporto.

Chi non lo fa e' mafioso!

Saturday, November 20, 2010

Occhio per occhio

La RAI e' stata militarizzata da Berlusconi . Scodinzolini, di questa occupazione e' l'esempio più atroce e evidente. Il tutto col beneplacito di chi continua a pagare il canone. Quel che e' curioso e' che in questa situazione Berlusconi continui a lamentare una RAI faziosa e negativa nei suoi confronti.

Se mai il centrosinistra dovesse tornare al governo la prima cosa da fare e' mettere mano alla RAI. Due sono le alternative: 1. Si licenziano tutti e si fa veramente propaganda faziosa come in ogni caso si e' accusati di fare ma almeno se ne traggono i benefici. 2. Si trasferisce il controllo ad una fondazione indipendente.

Qualsiasi altra soluzione e' indizio di non voler cambiare nulla.

Wednesday, November 17, 2010

Pollame ammaestrato ... ma anche no

Da qualche mese ho accesso a tutti i canali italiani quindi mi posso "godere" tutta la programmazione dello stivale. Ci tengo a precisare che tutti 'sti po' po' di canali me li hanno aggiunti col cambio di pacchetto digitale, non li ho chiesti io. Mai e poi mai avrei pagato un franco per vederli. Comunque adesso ho il privilegio di vedere tutto l'approfondimento nostrano, da porta a porta (che mi risparmio) ad Anno Zero passando per Ballaro' e Vieni via con Me. Un Epifania per uno che di questi programmi leggeva solo su Internet.

Ieri sera ho visto 15 minuti di Ballaro'. Giusto 15 minuti perche' guardare un pollaio per piu' di un quarto d'ora puo' creare scompensi psicologici gravi. Gasparri che straparla di cose che non capisce, Finocchiaro che gli urla sopra e fa battutine alla cazzo, il direttore del Giornale - Lombroso aveva ragione - che sbraita a comando la linea del padrone, il conduttore di cui non ricordo il nome che finge di portare ordine nel casino ma che si vede benissimo che ci sguazza.. Italo Bocchino - si avete capito bene, Italo Bocchino - ci ha fatto la figura del gigante parlando relativamente con calma.

Un teatrino indegno di un paese civile, come indegni sono quei rappresentanti del popolo che erano presenti; incapaci di articolare un pensiero compiuto e solo in grado di sputarsi in faccia l'un l'altro. Ho faticato ad addormentarmi. E pensare che credevo Ballaro' il piu' equilibrato di questo genere di programmi. Non oso pensare a porta a porta o Anno Zero.

Monday, November 15, 2010

Tafazzi e' iscritto al PD

Il PD ha un marchio di fabbrica, che piaccia oppure no: le primarie. Un marchio che dice: "le scelte cruciali le fanno gli iscritti e i simpatizzanti, non le cene dei caminetti o i proclami dei predellini". .Un marchio che differenzia ed e' riconosciuto persino dagli elettori della parte avversa, adusi a cooptazioni in genere su basi erotiche piu' che politiche.Un marchio piusttosto vincente poi: cosa da non buttar via di questi tempi.

E infatti a Milano le primarie hanno riattivato energie e partecipazione da tempo sopite. Hanno dato l'impressione che per una volta da vent'anni a questa parte ci se la possa, se non fare, perlomeno provare! Si e' scelto un candidato forte e gli "sconfitti" sono altrettanto forti per mettere insieme una bella squadra.

Tutto bene quel che finisce bene. Assolutamente no! L'iscritto n.1 Tafazzi scende in campo; i vertici del PD si dimettono di massa perche' insoddisfatti per la scarsa partecipazione! Tradotto dal politichese: i nostri iscritti non hanno votato a sufficienza e siccome i nostri iscritti votano col telecomando questo ha significato la sconfitta di Boeri e per cio' noi di dimettiamo!

E giu' tutti a parlare dei problemi interni del PD invece che del successo dell'iniziativa, dei programmi messi in cantiere, della squadra che si puo' allestire con gran gioia della Moratti.

I dirigenti del PD milanese invece che dimettersi dalle cariche dovrebbero pensare seriamente ad andare a "ciapa' i rat" come si dice da quelle parti.

Wednesday, October 6, 2010

La Adro del Sud

La provincia di Barletta accetta sponsorizzazioni per banchi, lavagne, attaccapanni e quant'altro può ospitare un logo e consentire di recuperare finanziamenti da sponsors vari.

E' ovvio che la spinta verso questa bestemmia verso il sistema educativo - perché di tale si tratta quando si inizia a legare l'istruzione e la conoscenza a politica, economia o altro fattore esogeno - e' frutto di una malintesa austerità e ossessione finanziaria.

E' pero' anche spia di una corruzione etica ormai - al pari di quella economica - senza freno che corrompe la Societa' italiana dalle radici e con conseguenze, in questo caso, di lunghissimo periodo.

Non mi pare che avere una scuola marchiata Benetton o Ferramenta Rossi sia meno esecrabile che averla marchiata con il sole padano - e chi mi conosce sa bene il posto che il leghista ha nella mia personale hit parade.

Vorrei assistere alla stessa levata di scudi!

Tuesday, September 28, 2010

A lavorare ....

La ministra (come poi lo sia diventato e' un mistero ... o forse no) Brambilla si sveglia dal torpore e dopo il filimino promozionale dello Stivale con voce del Tromba (alias Berlusconi) si scaglia, in difesa dell'onor patrio, nientepopodimenoche contro Apple.

L'oggetto del contendere e' una applicazione per iPhone e iPad chiamata What Country che identifica i vari paesi con alcuni luoghi comuni. Il nostro paese e' idenficato, surprise surprise, con i termini pizza, pasta, vespa e mafia. Che ci piaccia oppure no questa e' la visione che il mondo ha di noi. Il bel paese dove si mangia bene, si ha molto stile ma che ha qualche serio problema con l'etica e la giustizia.

Il ministro Brambilla farebbe meglio ad utlizzare il suo - costosissimo per la collettivita' - tempo e promuovere sul serio l'immagine di un paese che da prima destinazione turistica al mondo e' adesso la quinta o la sesta invece che sparare cazzate. E per par condicion sarebbe opportuno che anche Laura Garavini, capogruppo PD alla commissione Antimafia, invece di plaudire alle bestialita' della collega parlamentare, dedicasse il suo tempo a piu' incisive campagne contro la mafia.

Questo e' il modo per cambiare una percezione che e' basata sul fatto che 4 regioni sono appaltate alla criminalita' organizzata, alla presidenza del consiglio siede un massone, colluso con la mafia, in flagrante conflitto di interessi e reo di una dozzina di altri reati (nonostante altrettanti sia riuscito a depenalizzarli) e in ultima analisi di leggi e regole ci se ne frega altamente,

Sunday, September 26, 2010

Copiare non e' reato

Da oggi il giovane Milliband, quarantenne, e' segretario del Labour party con un agenda politica in deciso superamento della terza via Blairiana.

Nel PD, pur avendone 41 di anni, continuo a sentirmi dare del giovane - e non e' un complimento per il mio aspetto credetemi - e la linea politica, sempre che ce ne sia una, e' nei casi più avanzati ancorata sulla terza via, altrimenti legata alla lettura fordista delle dinamiche del lavoro.

Vabbene che siamo un paese sempre in retroguardia, ma imparare quantomeno a copiare?

Thursday, September 23, 2010

Il vizio originario

Essere democristiani e' una categoria dell'anima e della prassi e nulla ha a che fare con l'appartenenza politica.

C'erano moltissimi democristiani nel PCI - il perdente di Gallipoli ne e' un fulgido esempio - e c'erano fior di iscritti alla DC che non lo erano per nulla, uno per tutti Mino Martinazzoli.

Il democristiano ce le ha tutte: il compare ha sempre ragione e gli si fanno ogni genere di favori, disprezza le regole, e' familista e clientelista, e' pronto a qualunque compromesso e spesso e' assai incapace. La lista potrebbe continuare all'infinito.

Ci riflettevo pensando al PD. In origine pensavo fosse un errore portarsi in casa gli ex-DC. Col passare del tempo ho cambiato idea: e' un progetto giusto: mettere insieme tutti i progressisti indipendentemente dalle provenienze originarie per dare al paese un serio partito di governo. Il problema e' che ci abbiamo portato dentro i democristiani, da tutti i partiti fondatori.

Il futuro pero' potrebbe non essere così nero: una parte se ne potrebbe andare con i 75 piccolissimi indiano del kennedi de nonantri.

A quel punto all'appello ne mancherebbe solo uno ... E' non sarebbe l'highlander!

Irregolari

Il ministro maroni - nomen omen - non e' proprio coerente.

E' estremamente attivo e punitivo contro i migranti irregolari - il termine riferito ad un essere umano mi nausea.

E' invece comprensivo assai, al punto di votate per loro, con i politici irregolari - il termine riferito ad un camorrista invece va molto stretto - come Cosentino.

La domanda sorge spontanea: ministro, perché vuole sbattere in galera il profugo eritreo che scappa dai campi di gheddafi e non quel delinquente del coordinatore del PDL della Campania che , aggravante dal suo punto di vista, e' pure terone?

Tuesday, September 21, 2010

Chi controlla il controllore

I morti sul lavoro della DSM di Capua sono molto probabilmente responsabilità di falsi consulenti del lavoro e ispettori della ASL corrotti che certificavano tutto il certificabile dietro pagamento di adeguata mazzetta.

A parte la necessaria pena ai lavori forzati a vita per questi sei grandissimi bastardi, l'accaduto impone una riflessione sullo stato delle leggi e regolamenti nel nostro paese.

La conclusione che si trae da questo come da troppi altri casi analoghi, e' che causa di tutto non e' la genetica incapacità italica di rispettare le leggi o la complessità e elefantiasi del nostro apparato legislativo - anche se anche quello contribuisce - ma la certezza della pressoché totale inesistenza di controlli e di pene certe per chi leggi e regole infrange.

Anche il civilissimo e calvinistissimo popolo elvetico infatti appena passa la dogana di Chiasso pigia sull'acceleratore e fa i 180!!! Cosa che non passerebbe neppure per la testa a casa loro dove pero' un singolo radar fa 6 milioni di franchi di multe, tutte pagate!

Saturday, September 18, 2010

Sbagliare e lecito, perseverare ...

Alle ultime elezioni politiche il PD candido' nel Veneto certo Calearo, imprenditore dalle idee piuttosto poco progressiste.

Alle domande circa le motivazioni di tale poco comprensibile candidatura i soliti intelligentissimi strateghi del partito rispondevano con sufficienza sul come noi sciocchi non capissimo che il mondo era cambiato, che bisognava aprirsi all'intrapresa e giu' di bla bla bla!

E' di oggi la notizia che il suddetto Calearo, coerentemente con il suo pensiero politico - e si badi bene non con il suo essere imprenditore che non implica necessariamente essere conservatori e reazionari - potrebbe, dopo essere passato con Rutelio apportare il suo soccorso al traballante governo del Tromba.

Che dicono adesso gli intelligentissimi strateghi?

Wednesday, September 15, 2010

Rottamazioni

Le elezioni politiche si avvicinano e, come gli avvoltoi sul cadavere, svolazzano sempre più vicini al cuore del dibattito interno al PD, il perdente di Gallipoli e il kennedi di nonantri.

Il primo con proposte estemporanee che nulla hanno a che fare con la linea del partito, il secondo raccogliendo le firme per spodestare il segretario del PD sotto tutela del primo.

Il tutto con nauseante disinteresse per gli interessi del partito cui appartengono e del paese che aspirano a governare.

Ha ragione Renzi: se vogliamo avere una chance di vittoria questi personaggi vanno al più presto rottamati. Si potrebbe provare a venderli al Milan!

Oil for lives

Ufficiali della Guardia di Finanza - che mi risulta sia ancora parte delle forze armate della repubblica italiana - salgono a bordo di unita' navali militari straniere partecipando a missioni di controllo delle frontiere marine del nostro paese.

Se una di queste unità spara su cittadini italiani su un peschereccio - come
accaduto - di fatto questi militari stanno sparando sui propri connazionali.

Dopo aver sacrificato centinaia di rifugiati politici eritrei adesso si sacrificano i propri concittadini. A questo ha portato la politica di interessata genuflessione del Tromba (alias il presidente del consiglio) nei confronti di Gheddafi.

Friday, September 10, 2010

Le tre scimmie

Il divo Giulio e' persona di lunga esperienza e nonostante i 90 anni e' ancora nel pieno delle sue facoltà mentali. Il commento che gli e' scappato su Ambrosoli - che la sua morte se la sarebbe andata a cercare quando accetto' di guardare negli affari di Sindona e soci - non puo' essere ascritto a svista o all'eta' e più che di pessimo gusto e' specchio della sua visione del mondo.

Una visione che e' purtroppo maggioritaria nel nostro paese e per la quale di fronte all'illegalità e' più conveniente fare come le tre scimmie: non vedo, non sento, e sopratutto, non parlo.

Per fortuna non tutti sono come Andreotti che per questa uscita, ma ancor più per la sua decennale prossimità - quantomeno culturale - con la mafia, e' indegno di sedere nel nostro parlamento. Come operazione di pulizia morale, sarebbe opportuno che qualche partito chiedesse la revoca del suo status si senatore a vita.

Wednesday, September 8, 2010

Gli innominabili

E' molto facile scrivere un blog. E' invece molto difficile sopravvivere nelle istituzioni in terra di camorra spesso abbandonati a se stessi. Per questo mi ha colpito il contributo, durante la trasmissione Fahrenheit su Radio Tre di ieri, di Pippo Cilento sindaco di un paese vicino a Pollica e amico di Angelo Vassallo.

Le persone che ultimamente si erano avvicinate a Pollica per lui erano infatti individui equivoci, persone disturbanti, loschi personaggi. Mai e' riuscito a pronunciare la magica parola: CAMORRISTI.

Sara' anche per non far scappare i turisti ma la strada e' veramente lunga verso l'annientamento della incultura mafiosa se persino la parola CAMORRA fa paura in certe terre di questo desolato paese.

PS. Ma Saviano e' un protagonista che lucra sul suo successo a sentire Emilio Fido

Le mani sullo stivale

Adesso si scopre che anche Lunardi potrebbe essere stato un corrotto ed era ministro dei lavori pubblici! Come Bertolaso e la sua cricca o Scajola quando gestiva lo sviluppo economico o tanti altri esponenti del polo delle libertà.

Per il bene del paese, indipendentemente dalle idee politiche, spero tutti riconosceranno come sia impellente liberarsi di questa congrega di malfattori.

Anche a costo di sopportare ancora la spocchia di D'Alema!

Tuesday, September 7, 2010

Essere Presenti

Questo mi aspetto dai vertici del Partito Democratico per la fiaccolata a Pollica per l'uccisione di Angelo Vassallo, sindaco del PD.

Presenti perché la vera divisone nel paese - quella di civiltà - e' nella lotta alla incultura mafiosa che come un cancro uccide il paese da troppo tempo.

Queste devono essere le fondamenta dell'opposizione democratica, queste le vere radici di una visione di Societa' veramente diversa.

Monday, September 6, 2010

Una proposta che non si può rifiutare

Angelo Vassallo, differentemente da moltissimi suoi connazionali l'ha rifiutata e ha pagato con la vita.

Questa e' l'Italia e non solo l'Italia del Sud come ci descrive Saviano. E non solo l'Italia della pubblica amministrazione.

La cultura della mafia e' ovunque: e' la cultura del favore, degli amici degli amici, della prestazione senza fattura dell'idraulico e del dentista, della carriera per l'incapace fedele, del falso in bilancio, del così fan tutti.

Opporsi quotidianamente a questa cultura e' la vera rivoluzione che questo paese necessita perché morti come quelle di Vassallo e tanti altri come lui non siano invano.

Per avere finalmente un paese dove Dell'Utri e' in galera e non in parlamento e dove Vassallo e non Mangano e' l'eroe!

Saturday, September 4, 2010

La mamma degli stolti ...

Adesso pure Rosy Bindi vuole allearsi con Fini e Casini.

Dei dubbi sulla acutezza del nostro presidente mi erano venuti al congresso a Roma ma adesso questo dubbi mi divengono certezze.

Ma si e' chiesto l'ex ministro della sanità per quale ragione un elettore di Fini dovrebbe votare Bersani e per quale ragione io dovrei votare Fini o Granata? Rispettabili persone certo ma non miei rappresentanti in parlamento.

Pensi il presidente del PD a rafforzare la proposta politica del partito e a favorire una selezione dei candidati che ci facciano vincere invece che uscire con queste levate di ingegno! L'elettorato PD ringrazia

Licenziate il papa

Papa Ratzinger dice che il posto fisso non e' tutto.

Mi viene da dirgli: ma vai a lavorare! Con contratto a tempo determinato ovviamente!

Monday, August 30, 2010

Ali di regime

Fra pochi giorni potrei dover essere costretto ad imbarcare un volo Alitalia - e' la sola compagnia che vola da Pisa su Ginevra. Sprezzante del pericolo, potro' quindi provare un po' di ebbrezza del ventennio, quello di quando i treni arrivavano in orario e si spezzavano reni a destra e a manca.

La ex-compagnia di bandiera - regalata agli amci del quartierino - infatti fornisce un servizio informativo degno del miglior stato libero di Bananas: un solo giornale a bordo, quello del fratello scemo del Tromba, la cartaccia grondante odio e menzogne diretta da Littorio Feltri.

Con buona pace dei sostenitori della democrazia liberale che come il prode Ostellino affollano il Corriere, i quali seppur penalizzati, non danno notizia del fatto. Eppure sono certo volino su Alitalia piu' di me.

Margini di liberta'

Non si puo' non dare il benvenuto all'iniziativa di Concita De Gregorio e dell'Unita' che propone primarie in ogni collegio per selezionare i candidati del centro sinistra alle elezioni - che non saranno cosi' prossime perche' al Tromba non conviene mica (si troverebbe la Lega come azionista di maggioranza).

Non sono un sostenitore delle primarie come panacea di tutti i mali. Anzi in un sistema normale tutto questo non sarebbe necessario: i partiti politici, secondo il dettato costituzionale, dovrebbero avere il ruolo di selezionare i candidati e i punti programmatici sulla base della loro funzione rappresentativa del volere popolare.

Ma nelle attuale panorama politico italiano sono l'unica via d'uscita. E non devono esserci solo primarie per i candidati ma anche per il programma, in particolare i punti piu' spinosi. Non ci si puo' fidare di una classe politica che in grande misura ha come primo obiettivo la propria sopravvivenza (a destra e anche a sinistra) e per questo e' pronta a giungere a qualsiasi compromesso.

Per il nostro e il loro bene e' necessario ridurre al massimo i margini di liberta' per i nostri politici.

Tuesday, August 24, 2010

Failed State - Stato fallito

Raramente ho sentito tante castronerie in così poco tempo come nella rassegna stampa su radio tre ieri mattina. La colpa non era ovviamente della ottima giornalista della Stampa che aveva preparato la rassegna ma dei giornalai nostrani che tali castronerie hanno scritto.

La più grossa l'ha sparata ll'illustre professor (credo, ma nello stivale a chi si nega un titolo) Ichino secondo il quale Marchionne fa bene a forzare la mano sulle vertenze FIAT perché così facendo solleverebbe il vero problema che impedisce il flusso degli investimenti stranieri verso il Belpaese: il potere dei sindacati (beh solo la CGIL) e l'ottusità dei lavoratori che si ostinano a non voler lavorare come in India o Messico.

A questo punto vi chiedo un piccolo sforzo di astrazione: pensiamo per un secondo ad un paese dove i servizi sono inesistenti, le infrastrutture sono da terzo mondo, il diritto non solo non e' certo ma non esista proprio, il tipo nazionale e' percepito sul lavoro come "il furbo", il presidente del consiglio e' il Tromba e il bizniz non lo si fa con i prodotti o i servizi migliori ma con gli amici giusti.

Investireste voi un euro dei vostri in un paese così? Io no. Gli "stranieri" neppure. Ci vengono in vacanza e neppure più tanto. Qualcuno lo spieghi al professore ve ne prego.

Tuesday, August 17, 2010

In Italia i morti sono sempre santi

Partendo dalle dovute condoglianze per l'uomo, vale la pena ricordare quanto segue circa Francesco Cossiga:

- Gladio
- La morte di Giuliana Masi
- La gestione del caso Moro con i fidati amici della P2 fra cui Licio Gelli
- Il favoreggiamento per il figlio di Donat Cattin
- La definizione di "Giudice ragazzino" nei confronti di Livatino
- L'invito a massacrare gli studenti universitari

Giusto per la precisione e anticipando gli ossanna acclamatori da destra e da sinistra.

Sunday, August 15, 2010

Il coraggio non ci se lo può dare

Obama potrà essere criticato per molteplici e giustificate ragioni ma e' uno dei pochissimi politici coraggiosi dei nostri tempi.

Ha fatto approvare praticamente da solo la riforma della sanità - un topolino e' vero ma intanto si aumentano i diritti mentre nel resto del mondo li si contraggono - ha avuto parole durissime contro l'establishment finanziario e passera' una legge in materia che sancisce il diritto dello stato di intervenire.

Sta ritirando le truppe dall'Irak e sta chiudendo Guantanamo. E ora appoggia l'iniziativa di aprire un centro studi islamico nei pressi di Ground Zero - un simbolo della libertà di culto e pensiero negli Stati Uniti d'America.

Lungi da me fare l'elegia degli USA o dello stesso Obama - sono sempre criticissimo verso gli Stati Uniti e la loro politica che trovo spesso neocoloniale e schiacciata sugli interessi delle Big Corporation. Va pero' riconosciuto che gli States sono stati e sono oggi uno dei pochi paesi capaci di parlare al mondo nel bene e nel male. Obama lo fa spesso nel bene. Perché la politica come la vita ha bisogno di sogni e di simboli. E l'America nel suo fondo e' un sogno.

Se ben ricordo in Lombardia la Lega cosparse di piscio di maiale il terreno dove doveva sorgere una moschea. E per par-condicio mi pare di ricordare un presidente del consiglio di centro sinistra in viaggio alla City in ricerca di medagliette di riconoscimento. Altri simboli, altri sogni.

Buon ferragosto

Thursday, August 12, 2010

L'8 settembre di Confindustria

Mi sembrava che oggi fosse il 17 Agosto e che settembre fosse ancora da venire!

Ricordo ancora con chiarezza l'accoglienza trionfale riservata al neo (per la terza volta) presidente del consiglio da Confindustria nel Maggio 2008. Se non erro si giunse al punto di dire che i programmi di governo e dell'associazione industriale potevano essere scambiati. Adesso appena due anni dopo Montezemolo definisce i risultati del governo deludenti.

In due anni molte cose possono accadere. Non si puo' pero' non far notare all'illustre e cotonato presidente della Ferrari come gli stessi problemi che ora evidenzia come sintomi di risultati deludenti - il focus concentrato esclusivamente sui propri problemi, i processi pendenti, il conflitto di interessi, la mancanza di programma organico sull'economia, la finanza creativa Tremonti-style, la Lega, una squadra ridicola di amanti e lecchini, tanto per citarne alcuni - fossero gia' tutti la' ben evidenti quel 22 maggio 2008 di osanna.



A questo punto mi tocca pure esprimere un minimo (molto minimo) di solidarieta' al Tromba con riferimento un attacco che sa' molto del classico 8 settembre all'italiana: "l'erotomane piduista e' in palese difficolta' e i suoi piu' acerrimi e interessati sostenitori iniziano a abbandonare il vascello che affonda".

Monday, August 9, 2010

Stranezze italiche

L'utilizzatore finale (noto anche come il Tromba) sostiene da anni che in Italia sono tutti comunisti che non gli consentono di lavorare: giornalisti, insegnanti, magistrati, artisti, operai e dipendenti pubblici. Non si capisce come questo si concili con i risultati elettorali e soprattutto con i sondaggi che lui stesso cita dove vanta consensi al 60-70%, ma sappiamo che la logica non è necessaria in certa politica.

Normalmente un governo si concentra sugli interessi del proprio elettorato e quindi, nuovamente visti i risultati elettorali e i succitati sondaggi, si deduce che la maggioranza dei cittadini italiani che continua a votarlo mostra di essere soddisfatta dei risultati del suo governo. Ma anche questo assioma cozza contro i dati dell'Istat che dice che 6 italiani su 10 non riescono neppure ad andare in vacanza.

Image: br3akthru / FreeDigitalPhotos.net


Quello che se ne deduce è che il piduista e pitreista alla guida del paese si cura dell'interessi di pochi ma rincoglionisce molti che nonostante vedano la qualità della loro vita peggiorare continuano a pensare di stare bene e a votarlo. In qualunque altro paese non sarebbe cosi'. Che sia conseguenza della peculiare situazione dei media nel nostro paese?

Saturday, August 7, 2010

Non conosco piu' l'Italiano (era fuori le merde dal PD)

Sul sito del comune di Padova il sindaco è identificato come un tal Zanonato appartenente al Partito Democratico.

Oggi sul sito di Repubblica appare questa notizia: "Padova, no alloggi a coppie gay. Solo a chi ha progetti di vita".

Nell'articolo 6 dello statuto del suddetto Partito Democratico si legge: "Il Partito Democratico ... e riconosce pari dignità a tutte le condizioni personali, quali il genere, l’età, le convinzioni religiose, le disabilità, l’orientamento sessuale, l’origine etnica.

Ora, o io ho definitivamente perso la mia capacità di comprendere la lingua italiana, oppure qualcuno deve essere cacciato a calci in culo fuori dal partito.

Friday, August 6, 2010

C'è chi dice no

La maggioranza parlamentare piu' grande e bella degli ultimi 150 milioni di anni si è sciolta velocemente di fronte al resistible assalto del'embrione della nuova balena bianca. Si pone quindi il problema del dopo. C'è chi dice governo tecnico - la maggioranza - e c'è chi - come il Blasco - dice no!

In un paese normale se la maggioranza casca si va alle elezioni e i primi a gioirne sono i partiti di opposizione. L'Italia, non c'era bisogno di questa prova, non è un paese normale e la maggioranza dei partiti di opposizione nicchiano sull'ipotesi elettorale. In primis perchè non sono minimamente preparati (cosa abbiano fatto in questi due anni e mezzo a parte congressi non è chiaro).

Personamente trovo che, se il Tromba casca, si debba costitutire un governo transitorio guidato da un tecnico con un solo punto nel programma e l'impegno a dimettersi entro un mese . Il punto del programma è una riforma elettorale minuscola, nulla di complesso, probabilmente un solo articolo. Che ridia ai cittadini la possibilità di scegliersi il candidato nella lista.

Dopo di che, di corsa a votare. E a scegliere, ciascuno nel proprio schieramento, dei rappresentanti onesti e capaci che, al di là del dilagante populismo, ci sono. Perchè signori miei il Tromba e Baffetto, la Gelmini e Letta li abbiamo (o meglio li avete) votati anche quando si poteva scegliere altrimenti ...

Wednesday, August 4, 2010

Dei riti tribali, delle macumbe ed altri sciamannamenti vari

Cicchitto, uno degli stipendiati del Tromba, sostiene che questa storia delle indagini, degli avvisi di garanzia, delle mozioni di fiducia sono tutto un rito tribale.

A parte che dovrebbe farci capire perché tocchi sempre al PDL i ruoli di protagonisti in queste rappresentazioni. Ma ben sappiamo dell'allergia di quella parte alla par conditio.

Chiederei pero' a questo personaggio come definirebbe l'entrata odierna del Tromba nell'aula di Montecitorio con lui e i suoi sodali tutti intenti a battere mani e pugni sugli scranni e a intonare al cielo sciamannati "Silvio Silvio" ....

Sdoppiamento della personalita'

Continua da piu' di tre mesi l'interim del Tromba (alias il presidente del consiglio) per il ministero dello sviluppo economico, forse il piu' mastodontico dei suoi conflitti d'interesse. Una situazione che e' spregio e violenza continua sui principi basilari e fondanti dell'economia di mercato. D'altronde la depenalizzazione del falso in Bilancio - che per un capitalista dovrebbe essere come la bestemmia per il credente - e' opera dei suoi esecutivi.

In sostanza ci si trova in una situazione in cui Mister B e' il ministero che controlla e definisce il quadro normativo dal quale dipende il successo imprenditoriale di molte delle attivita' delle aziende parte del gruppo Fininvest proprieta' del suddetto Mister B. Incidentalmente da quello stesso ministero controlla le concessioni televisive di cui Mediaset dello stesso Mister B e' attore principe.

Devo ancora capire quale di questi sia il Mister B che si lamenta continuamente dell'impossibilita' di fare impresa in Italia.

Tuesday, August 3, 2010

Il tromba

Negli anni 80 era il titolo di un fumetto pornografico reperibile in tutte le edicole.

Sulla base dei comportamenti e dell'attitudine verso le donne, negli anni 2010 e' il soprannome piu' adeguato per il presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana.

Nei confronti del cliente-elettore la costanza del messaggio nel tempo e' fondamentale.

Monday, August 2, 2010

Perchè la merda è merda

La puoi chiamare come vuoi ma non cambia la sostanza. Cosi' come non cambia la sostanza del chi sia il nuovo vicepresidente del CSM: Michele Vietti. Per identificarla non serve il carbonio 14 basta il curriculum di colui che è stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Berlusconi II e sottosegretario all’Economia nel Berlusconi III.

Il suo "track-record" parla infatti da sé:

- Padre della depenalizzazione del reato di falso in bilancio
- Uno degli inventori del legittimo impedimento
- Primo firmatario contro la proposta di Paola Concia contro la discriminazione degli omosessuali
- Promotore di mozioni contro i PACS

Perchè il Partito Democratico lo abbia sostenuto (salvi Marino e Casson) è un mistero visto che ha sostenuto tutto il contrario dei principi del partito.

Ma forse siamo noi gli sciocchi e questo è un altro capolavoro di tattica e strategia del perdente da Gallipoli.

Odio e Livore

Il sottosegretario Giovanardi dice che il governo stipendiato dall'erotomane presidente del consiglio non va a Bologna perché é una piazza piena di odio e livore.

Ebbene si, ci sarebbe molto spazio per odio e livore nei confronti di uno stato che tu rappresenti e che - probabilmente in parte complice - non ha ancora individuato i mandanti delle stragi degli anni 70 da Piazza Fontana a Bologna

Ci sarebbe effettivamente molto spazio per odio e livore verso i governi democristiani incapaci e corrotti, di cui tu eri esponente, che hanno lasciato che montasse la strategia della tensione che ha portato via centinaia di cittadini innocenti per far si che il sistema di potere in essere potesse perpetrarsi.

Ci sarebbe infine molto spazio per odio e livore da parte dei familiari delle vittime e dei cittadini verso una classe politica inadeguata e incapace di cui tu sei un perfetto esempio; una sedicente classe dirigente che, a larga maggioranza, è solo capace di mentire per meglio nascondere i propri innominabili interessi e giochi di potere.

E invece, caro il nostro sottosegretario - il titolo anche se riduttivo ti sta sempre troppo largo - nonstante gli spazi immensi e giustificati per l'odio e per il livore, cosi' non è. Perché i familiari delle vittime delle stragi di stato e tutti quei cittadini che oggi non pensano, come voi vorreste, al culo di Belen ma alla strage di Bologna sono molto molto migliori di te. Una cosa per voi, ovviamente incomprensibile.

Saturday, July 31, 2010

C'hanno la faccia come il culo

Titolava negli anni Novanta il mai sufficientemente rimpianto Cuore.

Ma i deliri, per altro criminogeni, degli amici del CAF erano il nulla in confronto a quelli dei servi prezzolati corifei di oggi: i Feltri, i Belpietro, i Fede.

Ma rispetto a questi mostri c'e' ancora di peggio, qualcuno che formalmente non e' un dipendente del Napoleone de nonantri: il direttore del tg1 Augusto Minzolini. Cercate a caso su youtube, qualunque cosa salti fuori farà impallidire qualsiasi precedente propaganda di regime.

E qui non posso esimermi da una constatazione: se per ragioni ai più ignote state ancora pagando il canone Rai, lo stipendio di quello che il barone de Curtis chiamerebbe un quaraquaqua lo state pagando voi.

Meditate gente, meditate

Friday, July 30, 2010

Si scrive larghe intese ...

... e Di Pietro che è ossessionato ci legge inciucio; io invece ci leggo piu' semplicemente e tristemente impreparazione.

In effetti si fa una gran fatica a capire perché in tutte le occasioni in cui il caimano è in difficoltà e annaspa fuori bordo ci si ingegni a lanciargli la ciambella di salvataggio invece che accioccargli una remata (politica e figurata - altrimenti sbirronline mi arresta) sul capoccione.

L'espulsione di Fini è un grosso problema per il PdL. Creerà problemi di tenuta della maggioranza esponendo il "governo del fare" a infiniti problemi. Sarebbe opportuno lasciarli naufragare espondendoli al pubblico ludibrio. Tanto peggio di quello che hanno fatto negli scorsi anni - solo leggi ad-berluscam - non possono fare. Mi spiaec ma la storiella che dobbiamo essere responsabili verso il paese non regge. Spiegate, vi prego, a D'Alema che lui non sarà mai Togliatti.

Prepariamo invece in questi prossime settimane e mesi un programma ed una squadra alternativa che dimostri che in caso di vittoria elettorale saremo diversissimi dal passato e dall'attuale maggioranza. Una squadra con volti nuovi e competenti e giovani. E 10 punti chiave che interessino l'elettore. Dopo di che, come il cinese, mettiamoci sulla riva del fiume.

Tuesday, July 27, 2010

Chi ha paura di Nichi 2 - la conferma

Non fai a tempo a fare una considerazione un po' maliziosa sul PD, sei quasi pentito perche' pensi di essere sempre il solito che vede il bicchiere mezzo vuoto e puntualmente qualcuno del partito si impegna a farti ritornare sulla tua posizione iniziale.

E di oggi infatti la notizia che i Ciofani Democratici hanno invitato alla loro festa praticamente tutti - non solo D'Alema e Fioroni ma persino la ministra Meloni del PDL - salvo uno. Indovina indovinello chi e' rimasto escluso? Un presidente di regione del centro sinistra, uno dei pochi rimasti: Nichi Vendola.

Motivazione: "Perché non ci piace un certo grado di personalismo che sta utilizzando, perché preferiamo richiamare il Pd al suo compito piuttosto che fare da trampolino ad altri". Non pensavo che la paura di essere mandati a casa crescesse cosi' in fretta. In realta' non e' solo la paura a montare, anche l'idiozia non scherza.

Piramidi e autovetture

Afferma quasi insolentito l'amministratore delegato della FIAT che lui "ha da costruire automobili". E partendo da questa affermazione incontestabile si appresta a lasciare Federmeccanica per non dover sottostare al contratto nazionale di lavoro.

Ora, personalmente non metto in dubbio minimamente l'obiettivo di un azienda di ricercare maggior efficienza e competitività. Quello che mi colpisce e' come questo accada quasi esclusivamente tramite la costante ricerca di compressione dei diritti e dei salari dei lavoratori.

Venuta meno con l'euro la svalutazione competitiva e ridottisi i margini dei finanziamenti a fondo perduto coi soldi dei contribuenti, pare che i nostri sedicenti imprenditori e amministratori delegati non riescano a vedere altra via d'uscita.

Ma forse e' solo un mio riflesso condizionato da progressista e dovrei aggiornarmi. Pensandoci bene la costruzione delle piramidi egizie con gli schiavi o la produzione con manodopera coatta dei nazisti sono i modelli cui fare riferimento: quelli si che erano competitivi sui costi.

D'altronde anche Ramsete lo diceva sempre: "ho da costruire piramidi, io"

Monday, July 26, 2010

Chi ha paura di Nichi Vendola

Fanno riflettere le reazioni del segretario del PD e del perdente di Gallipoli alla auto candidatura di Vendola alle primarie di coalizione del centro centro centro un po', ma non troppo, sinistra.

Fa riflettere perché avere un candidato vero e fuori del PD dovrebbe essere salutato come un valore aggiunto in grado di portare voti e partecipazione.

Fa pensare perché Vendola ha dimostrato di saper far vincere il centro sinistra come solo Prodi e differentemente dagli stantii gemelli della sconfitta Uolter e Maxim.

Fa meditare perché, condivisibile o meno, Vendola si fa portatore di una proposta politica e non dell'amministrazione del condominio e questo sembra essere il vizio maggiore.

La conclusione che se ne trae e' che i qualcheduno di cui sopra inizino a temere che persino il narcotizzato e alienato elettorato di centro sinistra possa rifilargli il classico calcio nel culo.

Quasi quasi mi compro un paio di stivali nuovi!

Friday, July 23, 2010

Ma Milan l'e' un gran Milan

La Lega vuole che a Milano le insegne siano obbligatoriamente in Italiano e magari pure in milanes. Nulla di sbagliato, anzi il recupero e la difesa delle tradizioni locali non può che vedermi d'accordo.

Purtroppo pero' temo che gli illuminati padani, cui della tradizione lombarda non può fregar di meno, e che vogliono in realtà solo colpire immigrati cinesi e arabi e le loro insegne, non hanno pensato ai migliaia di pub, shops, centres, points di ogni genere e natura che italianissimi negozianti hanno aperto, con gusto, me lo si consenta, spesso molto dubbio!

Sarebbe bello che i seguaci del dio Po facessero altrettante battaglie in difesa dell'italianità e della Lombardia in sede europea su direttive che uccidono la nostra agricoltura in nome della liberalizzazione e in casi come quelli delle delocalizzazioni delle aziende dei loro elettori.

Thursday, July 15, 2010

Il cerchio si sta chiudendo

"Mentre i suoi assassini parlavano di tagliare la carne per suggellare una posizione, pensavo ancora una volta alla battaglia di Don Peppino alla priorita' della parola. A quanto fosse davvero incredibilmente nuova e potente la volonta' di porre la parola al centro di una lotta contro i meccanismi di potere. Parole davanti a betoniere e fucili. E non metaforicamente. Realmente. Li' a denunciare, testimoniare, esserci. La parola con l'unica sua armatura: pronunciarsi. Una parola che e' sentinella, testimone: vera a patto di non smettere mai di tracciare. Una parola orientata in tal senso la puoi eliminare solo ammazzando".

Oppure, nell'anno domini 2010, mettendole un bavaglio.

Ed e' singolare che l'imbavagliatore sia amico di camorristi e mafiosi cosi' come lo erano gli assassini di Don Peppino.


Il brano e' tratto da "Gomorra" di Roberto Saviano,Ed. Strade Blu Mondadori p.258

Tuesday, July 13, 2010

Dagli amici mi guardi iddio ...

Con l'UDEUR del prode Mastella ci siamo andati a braccetto contenti al governo, con quello di Gallipoli che non ne azzecca una da vent'anni che pontificava dotto dotto come cio' fosse appropriato per evitare al paese il governo di Berlusconi.

Non ci si aspettava dai Mastelliani un curriculum imbiancato, ma adesso si hanno le prove che non solo questi sono dei voltagabbana attaccati alla cadrega ma anche una cricca di collusi con la criminalita' organizzata.

Posto che i compagni di strada ce li si sceglie, mi chiedo: abbiamo intenzione di continuare a fare alleanze e portarci in casa chiunque solo per andare al governo al posto di Berlsuconi?

Perche' io francamente sono al limite. La nausea, forse complice il caldo estivo, sta raggiungendo livelli intollerabili. Questo PD non e' mai stato il mio partito ma speravo potesse diventarlo. Non ci credo quasi piu' ...

Wednesday, July 7, 2010

Ghe pens'mi

E' la frase di ordinanza del nano erotomane. Buona per tutti i momenti: da quando si deve prendere in carico il paese (povero paese) a quando deve prendersi cura della escort di turno (povera escort).

Fino ad oggi il suo raggio di azione, sia pur con dubbi risultati, si era pero' limitato esclusivamente ad attivita' di responsabilita' - gestire l'Italia - o ludiche - fottersi qualche prostituta.

Adesso pero' il suo delirio di onnipotenza lo porta molto oltre: per esempio a fare il doppiatore di spot televisivi come quello del ministero del turismo sull'Italia.

A breve lo vederemo ad aprire le porte di Montecitorio, ad aspirare la polvere alla Malpensa o a curare l'ormeggio degli aliscafi a Stromboli. D'altronde c'e' solo un vero uomo del "fare"!

I pazzi andrebbero presi in cura pero' ...

Ci facciamo oppure ci siamo proprio ...

L'opposizione generalizzata dell'opinione pubblica, o perlomeno di quella parte dei cittadini di destra e di sinistra ancora in grado di formare una opinione, per il lodo Alfano e per le sue palesi discriminazioni a favore di alcuni servitori dello stato, non sono sufficienti per far riflettere alcuni senatori del PD ed evitare loro l'ennesima castroneria.

Visto che il lodo Alfano e' sbagliato perche' mette una persona - il Presidente del Consiglio - al di sopra delle leggi adducendo puerili scuse collegate alla sua funzione, che si fa' per contrastare tale obbrobrio. Si presenta un emendamento e si cerca di estendere la bruttura anche al Capo dello Stato. Cosi' invece di un solo privilegiato ce ne saranno due!

A parte la nefandezza etica di tale mossa, quello che mi colpisce sempre e' come certi illuminati personaggi riescano a farsi i trappoloni da soli. In questo modo sara' infatti semplice - l'articolo del pezzo di carta a nome "Il giornale" di oggi ne e' immediato esempio - per il nano massone sostenere che questo e' un provvedimento necessario e giusto; tanto giusto che anche l'opposizione, a suo modo, lo appoggia.

Tuesday, July 6, 2010

Il Trota ce lo ha corto

Essendo prematuramente venuti meno Bokassa, Mobutu e Pol Pot, il nano con la bandana annovera fra i suoi piu' grandi amici Putin e Gheddafi. In particolare il secondo, al quale rende visita frequentemente e col quale ha firmato vari accordi per la "gestione" dei flussi migratori.

Questi accordi rendono felice il piccolo borghese padano, e non solo, che teme l'invasione del suolo patrio e la violenza sulle figlie bianche da parte dei neri notoriamente meglio dotati dei coetani del Trota. In questo modo mister B raccatta voti per la Lega e, in certa misura, per la maggioranza di governo.

Questi accordi pero' ancillarmente causano anche la morte di qualche centinaio di rifugiati nei campi di concentramento libici o, dopo il rinvio in Somalia e Eritrea, loro paesi (?) di origine. Ma chi se ne frega! D'altronde UNHCR, Amnesty International e persino il Consiglio d'Europa che lo denunciano sono solo covi di pericolosi comunisti anti-italiani.

Il paesiello ha ovviamente ben altri problemi di cui preoccuparsi con questa crisi galoppante - come ci informano i tiggi di regime: come accattarsi il nuovo IPhone, come depilarsi a zero e come andare in vacanza alle Maldive.

Per questo io sottoscrivo l'appello di Lucarelli e De Cataldo sull'Unità.

Thursday, July 1, 2010

Ragli e Bavagli

NO BAVAGLIO DAY. Si manifesta per la difesa della liberta' di informazione, per la liberta’ dei cittadini di conoscere cosa fanno i loro stipendiati – tali solo parlamentari e esponenti del governo. Si manifesta per evitare che l'informazione diventi quella di Scondinzolini, di Emilio Fido o di Giovanni Toti, oppure nel mondo della carta stampata (ma tanto chi li legge i giornali) quella di Littorio Feltri o del compare Belpietro.

Un informazione di tipo “Corporate” dove si deve – per contratto di lavoro – cantare i cori dell’azienda e dei suoi capi e dove ogni critica e’ punibile. Questa e’ la comunicazione – perche’ di cio’ si tratta e non di informazione - cui e’ aduso il cavaliere. Per averne un altro esempio concreto basta dare una lettura a il Mattinale che la berluscones Lia Sartori ci posta orgogliosa sul web! A caso sfoglio estasiato il numero di oggi e leggo di un mondo alla mulino bianco dove tutto va benissimo, fatto di banche solide, internauti comunisti, san Silvio che ovviamente salva il paese, Tremonti che riduce le tasse e tante tante altre buone cose. Meno male che Silvio c’e’!

Scopro poi che manifestare per il No-Bavaglio day significa:
1. dimenticare il massacro di umanità che si è compiuto nel corso del Novecento per la pretesa del potere di interferire nelle vite degli altri;
2. ritenere che lo Stato possa ogni cosa, anche penetrare nei luoghi più reconditi e sacri del privato, calpestando quella dignità della persona su cui devono fondarsi leggi e regole della convivenza civile;
3. cancellare l’articolo 15 della nostra Costituzione, che sancisce il diritto alla riservatezza.

Caspita non credevo di essere cosi’ cattivo: Addavveni’ Baffone!

Wednesday, June 30, 2010

L'Italia e' una repubblica fondata sulla mafia

Andreotti, esponente di spicco della Democrazia Cristiana partito di maggioranza realtiva dal 1945 al 1990, fu condannato in Appello nel 2003 per il reato di "partecipazione all'associazione per delinquere (Cosa Nostra) concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980". Tale reato fu estinto per PRESCRIZIONE. La sentenza venne confermata in Cassazione. Si puo' quindi affermare senza tema di smentita o querela, che il senatore a vita ha avuto rapporti di collaborazione con la Mafia.

Adesso Dell'Utri, fondatore di Forza Italia partito di maggioranza relativa dal 1994 ad oggi, e' condannato in Appello per concorso esterno in associazione mafiosa per i fatti accaduti fino al 1992. In attesa della Cassazione, si puo' quindi affermare senza tema di smentita o querela, che il senatore (non ancora a vita ma sono certo che Silvio provvedera') ha avuto rapporti di collaborazione con la Mafia.

Lascio ad altri ogni successivo ragionamento sul paese Italia ... a me viene da vomitare!

ps. Il Corriere della Serva ha velocemente fatto scendere la notizia in fondo alla sua pagina web

Tuesday, June 29, 2010

Autonomia sanitaria

Governi e cittadini si stupiscono e scandalizzano per la gestione della pandemia influenzale porcina da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'.

Lo stupore e lo scandalo sono probabilmente corretti ma bisognerebbe considerare il fatto che l'OMS dipende oggi da donatori vari per il 77% dei suoi fondi.

Forse gli amici di Ginevra non hanno fatto poi un cosi' terribile lavoro.

Sarebbe opportuno che chi ha a cuore la salute pubblica si impegnasse, in un mondo globalizzato, per una maggiore autonomia del'OMS.

Wednesday, June 23, 2010

Marx e le birre trappiste

La crisi che attanaglia l'Italia e il mondo causando lacrime e sangue e' stata innescata dalle marachelle dei banchieri della Grande Mela, i salvataggi di intere economie nazionali avvengono con decisioni prese a Bruxelles, FIAT valuta se far fare la Nuova Panda a Pomigliano o a Katowice, se non stai attento l'aglio che hai usato ieri sera negli spaghetti con le vongole viene dalla Cina. Etc. Etc. Etc.

Sarebbe il caso di riprendere alcune delle analisi di un filosofo tedesco dell'ottocento un po' demode' che parlava di economia come struttura e storicizzarle cambiando il riferimento geografico della sua analisi. Non più gli stati nazione, ma un unico sistema globale dove gli attori più potenti - le aziende, soggetti economici per eccellenza - sono quelli che questa nuova prospettiva hanno capito per prime.

Questa necessita' di aggiornare le proprie chiavi di lettura vale in particolare per quelle persone e quelle organizzazioni che ritengono che i fenomeni economici debbano essere governati - e non necessariamente con piani quinquennali. Non farlo significa perdere ogni capacita' di influire sulla realtà.

Ma noi si discetta sul logo del partito, se chiamarci compagni o amici, delle ragioni del successo della Lega Lombarda... E a Bruxelles ci si va per mangiare le praline e bere le trappiste!



Tuesday, June 22, 2010

O mangi questa minestra ...

Ricatto, s,m, ogni estorsione di denaro o di altri profitti illeciti, compiuta con minacce che costituiscono coazione morale. [De Voto - Oli edizione 1971, pag. 1932] Mi scuso per la vecchia edizione ma il concetto non cambia.

La FIAT richiede (fonte Il SOle 24 ore) 10 minuti in meno di pausa (su 40), lo spostamento della mensa a fine turno, lo straordinario triplicato (da 40 a 120 ore) e una sistema di turni praticamente a chiamata in cambio di nulla che ho dovuto leggerlo 4 volte per crederci. Senza neppure parlare degli attacchi al diritto di sciopero e del diritto alla malattia. Se queste condizioni non verranno accettate la Nuova Panda si fa in Polonia.

Ora, o le parole hanno cambiato significato, oppure quanto appena descritto e' un ricatto. Astengasi citare a sporposito scioperi per vedere la Nazionale o assenteismo per finte malattie. Questi problemi - che esistono in Italia e in quello stabilimento sia ben chiaro - si risolvono in altro modo, non ricorrendo a ricatti che hanno invece ben altri obiettivi.

Sarebbe il caso che non fosse solo Di Pietro a dirlo. Sarebbe il caso che Veltroni tornasse in Africa e ci restasse per i prossimi decenni. Sarebbe il caso che CISL e UIL smettessero di fare i sindacati gialli. Sarebbe il caso che Bersani prendesse posizione. Sarebbe il caso che il PD iniziasse une riflessione sul mercato del lavoro globalizzato. Sarebbe il caso ...

Monday, June 21, 2010

Montagne e topolini

Sabato 19 Giugno il PD organizza una granda manifestazione di opposizione per mandare un messaggio forte al paese: siamo pronti a governare nel caso il miglior governo degli ultimi 150 milioni di anni, accidentalmente, dovesse cadere.

Lunedi' 21 Giugno l'eco di tutto cio' si traduce in un profondissimo e appassionante dibattito su ...l'uso e l'abuso (secondo alcuni) della parola "compagno". Ai giovani PD che scrivono certe lettere dico come il barone De Curtis "ma fatemi il piacere", al responsabile comunicazione del nostro partito invece consiglio caldamente di andare a cercarsi un altro lavoro, è evidente che questo non lo sa fare.

Monday, May 10, 2010

Zwingli si rivolta nella tomba

L'illuminata ministra che si ando' a laureare a Reggio Calabria si felicita che l'ora di religione - facoltativa (peraltro chissà ancora per quanto) produrrà crediti formativi per gli studenti che la seguiranno.

Insomma vai male di mate, sei una schiappa di latino, ti fai un bel po' di punti a religione e te la sgami.

Bella mossa "push" per incrementare la partecipazione alle lezioni di dottrina cattolica (perché di questo si tratta) altrimenti in calo. Il tutto alla faccia della laicità dello stato e dell'uguaglianza delle religioni.

In sostanza ti compro la fede di facciata in cambio di qualche credito formativo.

Magari e' solo perché vivo nella città di Zwingli e quindi sono sensibilizzato al tema dall'acqua che bevo, ma tutto cio' mi rimembra - sul fronte logico ed etico - il mercimonio che scateno' la Riforma!

Ci fa o ci e'

Che Uolter Veltroni vivesse in un mondo un po' a se' fatto di film hollywoodiani, sogni ammericani, frasi kennedyane e altri ammenicoli simili non e' una novità per chi segue da vicino la politica della sinistra italiana.

Che questo candore lo avesse portato a fare anche delle mosse, a mio parere, giuste, innovative e di rottura come la dichiarazione del voler correre da soli o le dimissioni a fronte di una situazione ingestibile, e' riconoscere i giusti meriti.

Adesso pero' che l'ex-segretario del PD si abbandona, dopo un anno di silenzio, alla rivalsa, al rancore, a commenti distruttivi e senza alcuna direzione politica se non il "muoia Sansone con tutti i Filistei", viene da chiedersi se non sia questa la reazione scomposta del bambino imbronciato che vuole vendetta; e quelle scelte giuste fossero casuali e reattive, non frutto di un disegno innovatore.

E non si può far a meno di chiedersi: ma che classe dirigente e' questa? Incapace di dissentire costruttivamente, di avere capacita' propositiva, di volare alto; adusa solo al no, all'autolesionismo e ai lunghi coltelli.

Continuiamo cosi' facciamoci del male!

Thursday, May 6, 2010

In questo mondo di ladri

Scajola si trova con gli appartamenti senza volerlo, Verdini metteva da parte qualche soldino con l'energia verde, Lunardi incassava una percentuale sui lavori pubblici ...

Qualcuno ai tempi del cinghialone parlava di questione morale e aveva, come sempre, ragione da vendere.

Non si puo' lasciare la bandiera della moralità - e non del moralismo - a Di Pietro. Questi sono ladri e non ci dev'essere nessuno sconto, nessuna comprensione. Per rispetto dei milioni che le regole le rispettano e non rubano

Tuesday, May 4, 2010

Silvio Stalinoni

Era giusto di ieri la notizia che l'Italia e' al 72 posto sotto il Benin per quanto riguarda la libertà di stampa.

Oggi mister B ha detto invece che di libertà di stampa ce ne e' troppa! In italia si possono persino fornire ai lettori delle notizie diverse dalla frutta di stagione, il meteo, il calcio e le ultime sul culo di qualche escort.

E soprattutto dire che non la si pensa come lui e che lui e i suoi compari raccontano un sacco di balle.

Strano che ce l'abbia sempre tanto col comunismo sovietico visto che si atteggia sempre più a moderno Stalin.

Piccolo spazio ... comicita'

"... Ho bisogno di tempo per capire. E una cosa l'ho capita: un ministro non può sospettare di abitare in un'abitazione in parte pagata da altri ..."

"... Ho fatto il ministro in questi due anni senza risparmiarmi ..."

"... Sto vivendo da dieci giorni una situazione di grande sofferenza ..."

"... Ma se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata in parte pagata da altri senza saperne il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciteranno le azioni necessarie per l'annullamento del contratto di compravendita ..."

"... Convinto di essere estraneo a questa vicenda ..."

A bocce ferme

Quattro settimane dopo l'arresto degli operatori di Emergency in Afghanistan e' istruttivo tornare a leggere i titoli dei giornali del padrone per vedere quanto la disinformazione e la propaganda siano pane quotidiano nella piccola Italietta dei giorni nostri.

Un esempio per tutti. Il giornale del fratello scemo del premier apriva l'articolo dell'11 Aprile sull'argomento con la seguente frase: "I tre italiani arrestati dalla polizia afghana nella provincia di Helmand hanno "confessato" il proprio ruolo nel complotto per assassinare il governatore Gulab Mangal."

E' facile intuire cosa abbia pensato - e pensi ancora - il lettore medio del foglio in questione, visto che lo stesso si abbevera da quella fonte accompaganta da reti4, italie1 e minzolinate varie.

La liberazione del paese dal berlusconismo parte da qua': dall'informazione. Parte dallo smantellamento della propaganda. Non per sostituirla con altra propaganda ma per garantire opinioni e commenti discordanti ma fondati su fatti reali, non sulle veline del governo. Questo deve essere il compito prioritario delle opposizioni e di tutti coloro che hanno a cuore la liberta' vera, non quella - in tutti i sensi - di mister B.

Monday, May 3, 2010

Settantadue

Cosa accomuna Benin, Hong Kong, India e Italia? Il cotone? Il ruolo preminente della famiglia nella societa'? Il rosso nella bandiera?

Sbagliato, un numero. Il 72. Che corrisponde alla posizione nella classifica annuale della liberta' di stampa pubblicata dalla ONG Freedomhouse. Molto piu' indietro di Tonga, Guyana e Mali e appena un pochetto piu' avanti di Serbia, Timor Leste e Mongolia noti paradisi della liberta' e dell'amore.

Si ringraziano sentitamente la RAI e in particolare Scondizolini e Vespa e i giornalai Feltri e Belpietro per il contributo fondamentale fornito a questa grande prestazione che tanto lustro porta al nostro paese.

Casa con vista ...

Il ministro Scajola si e' comprato un pied-a-terre, nella capitale, con i soldi provenienti da uno della cricca del G8 e di Pescara. D'altronde dovra' pure avere un letto dove dormire quando nella capitale. Non vorrete mica vederlo in una camera in affitto a Tor Pignattara.

Niente di strano in questa Italietta alla deriva. Come non stupisce il fatto che di fronte a fatti circostanziati, inclusa la traccia lasciata da quegli assegni, Scajola continui a negare e cosi' i suoi compari di partito. E' la prassi quotidiana del politico medio del PDL ed e' perfettamente inutile richiamarsi alle abitudini di altri stati europei. Signori non siamo in Europa, sveglia!

Ora si puo' essere di destra o di sinistra, apprezzare la vista sul Colosseo oppure no, preferire la mortazza al salame. Ma continuare a tollerare di avere al governo personaggi di questa levatura e' inumano. E continuare a sceglierli!

Poi pero' ripenso all'ultimo passaggio in "gabina" elettorale e se non ricordo male il nome sulla scheda era bello che stampato li pronto ad essere crociato con la matita copiativa. Nessuna chance di scegliere, per gli elettori del PDL, uno meno ladro di Scajola!

Friday, April 30, 2010

Giustizia desaparecida

Finalmente i magistrati di Roma ci aprono gli occhi: Stefano Cucchi si e' suicidato. Nessuno degli indagati sara' giudicato per omicidio ergo nessuno e' direttamente responsabile della sua morte.

Gli agenti che lo hanno massacrato di botte e i medici che non l'hanno curato saranno nella migliore delle ipotesi considerati colpevoli di abuso d'ufficio e abbandono di incapace. Tutti reati gravi ma che non dicono la verita': quei rifiuti dell'umanita', che per di piu' dovrebbero essere servitori dello Stato e quindi nostri, hanno ammazzato una persona!

A me tutto questo fa una grande paura. Perche' mi dice che in Italia se capiti nel posto sbagliato al momento sbagliato (chesso' in una palestra a Bolzaneto) e/o se non rientri nei distorti canoni della normalita' piccolo borghese alla mulino bianco (chesso' sei Stefano Cucchi) non sai cosa ti puo' capitare se sei preso in custodia dalle forze dell' "ordine."

Thursday, April 29, 2010

Cornuti e mazziati?

Se oggi uno stato sovrano che ha come obiettivo il benessere dei suoi cittadini puo' essere messo in ginocchio da organismi finanziari che hanno come finalita' l'arricchimento di pochi, vuol dire che il sistema e' strutturalmente sbagliato. Non solo dal punto di vista etico ma anche da quello economico.

Se a fronte delle conseguenze della crisi economica, ingenerata da quegli stessi organismi finanziari, gli stati sovrani non hanno problema a spendere centinaia di milioni di euro per salvarli ma non sono pronti a mettere a disposizione molto meno per salvare le vittime della crisi (cittadini e altri stati sovrani) questo vuol dire non solo che il sistema non funziona ma anzi ha iniziato un processo suicidario che prima o poi tocchera' tutti.

Questa situazione e' il frutto di tre decenni di Consensus di Washington che gli stati sovrani non hanno mai messo in discussione nonostante intaccasse pesantemente la loro sovranita'.

Sarebbe auspicabile che chi i politici fossero piu' consapevoli della posta in gioco e delle conseguenze delle loro azioni e ancor piu' delle loro inazioni.

Sarebbe ancora piu' auspicabile che i cittadini tutti, indipendentemente dalla loro appartenenza politica, fossero piu' consapevoli della posta in gioco e pronti ad agire nelle sedi e modi opportuni per opporsi a un sistema che non ha piu' da tempo come obiettivo il loro benessere.

Wednesday, April 28, 2010

Democrazia l'e' morta ...

Sono anni che nei partiti si dibatte di democrazia interna, la rivolta di Fini ne e' un'esempio lampante. Il problema affligge tutte le formazioni politiche non solo in Italia ed e' conseguenza di una temperie culturale piu' generale che spinge fortemente per la tecnocrazia e nella direzione di processi decisionali non democratici. Basti pensare ai vari G8, G20, Commissione EU, etc. etc., tutti organismi non elettivi e soprattuto senza controllo alcuno, che decidono le sorti di paesi e persone.

Anche il nostro PD ha questo problema come evidenzia Luca Sofri sul'Unita' facendo riferimento ai consiglieri che influenzano informalmente la linea del partito molto di piu' degli organi a cio' preposti. Niente di nuovo.

Quello che invece trovo sconcertante nella analisi e' la presa d'atto della situazione, l'accettazione supina della assenza di democrazia, il mettersi a 90 gradi e proporre semplicemente di portare la situazione alla luce del sole istituzionalizzandola. Nulla di strano e' il mainstream thinking da un esponente della minoranza interna che si era presentata come portatrice di istanze di modernizzazione mi sarei atteso qualcosa di diverso.

Come dire, accidenti ci sono ancora 27 milioni di schiavi al mondo (non lo sapevo e sono rimasto basito a sentirlo) , prendiamone atto, legalizziamo la schiavitu'!