Thursday, July 1, 2010

Ragli e Bavagli

NO BAVAGLIO DAY. Si manifesta per la difesa della liberta' di informazione, per la liberta’ dei cittadini di conoscere cosa fanno i loro stipendiati – tali solo parlamentari e esponenti del governo. Si manifesta per evitare che l'informazione diventi quella di Scondinzolini, di Emilio Fido o di Giovanni Toti, oppure nel mondo della carta stampata (ma tanto chi li legge i giornali) quella di Littorio Feltri o del compare Belpietro.

Un informazione di tipo “Corporate” dove si deve – per contratto di lavoro – cantare i cori dell’azienda e dei suoi capi e dove ogni critica e’ punibile. Questa e’ la comunicazione – perche’ di cio’ si tratta e non di informazione - cui e’ aduso il cavaliere. Per averne un altro esempio concreto basta dare una lettura a il Mattinale che la berluscones Lia Sartori ci posta orgogliosa sul web! A caso sfoglio estasiato il numero di oggi e leggo di un mondo alla mulino bianco dove tutto va benissimo, fatto di banche solide, internauti comunisti, san Silvio che ovviamente salva il paese, Tremonti che riduce le tasse e tante tante altre buone cose. Meno male che Silvio c’e’!

Scopro poi che manifestare per il No-Bavaglio day significa:
1. dimenticare il massacro di umanità che si è compiuto nel corso del Novecento per la pretesa del potere di interferire nelle vite degli altri;
2. ritenere che lo Stato possa ogni cosa, anche penetrare nei luoghi più reconditi e sacri del privato, calpestando quella dignità della persona su cui devono fondarsi leggi e regole della convivenza civile;
3. cancellare l’articolo 15 della nostra Costituzione, che sancisce il diritto alla riservatezza.

Caspita non credevo di essere cosi’ cattivo: Addavveni’ Baffone!

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