Essere democristiani e' una categoria dell'anima e della prassi e nulla ha a che fare con l'appartenenza politica.
C'erano moltissimi democristiani nel PCI - il perdente di Gallipoli ne e' un fulgido esempio - e c'erano fior di iscritti alla DC che non lo erano per nulla, uno per tutti Mino Martinazzoli.
Il democristiano ce le ha tutte: il compare ha sempre ragione e gli si fanno ogni genere di favori, disprezza le regole, e' familista e clientelista, e' pronto a qualunque compromesso e spesso e' assai incapace. La lista potrebbe continuare all'infinito.
Ci riflettevo pensando al PD. In origine pensavo fosse un errore portarsi in casa gli ex-DC. Col passare del tempo ho cambiato idea: e' un progetto giusto: mettere insieme tutti i progressisti indipendentemente dalle provenienze originarie per dare al paese un serio partito di governo. Il problema e' che ci abbiamo portato dentro i democristiani, da tutti i partiti fondatori.
Il futuro pero' potrebbe non essere così nero: una parte se ne potrebbe andare con i 75 piccolissimi indiano del kennedi de nonantri.
A quel punto all'appello ne mancherebbe solo uno ... E' non sarebbe l'highlander!
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