Wednesday, November 4, 2009

Matteo 23,28

La corte Europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che l'esposizione del crocefisso rappresenta "una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni".

Premesso che a me tale esposizione non disturba, e' interessante notare come la logica sia la grande assente da commenti e reazioni, quasi nessuno eslcuso. Nessuno riflette sul fatto che i simboli possano avere significati differenti per chi li vede. E che la legittima lettura dei cristiani per i quali significa sacrificio e sofferenza possa invece per altre persone possa invece significare crociate, colonizzazione e discriminazioni. Per non menzionare la violazione del principio costituzionale - ma chi la guarda la costituzione - di eguaglianza di tutte le religioni di fronte alla legge.

Se fossi un cattolico non avrei nessun problema a non avere crocifissi nelle aule o nei tribunali, questo non intaccherebbe il valore positivo del simbolo, il cui posto dovrebbe essere altrove, in primis nelle mie azioni quotidiane e nei miei valori.

Ma forse questo e' il vero problema! Un bel crocifisso in classe per dirsi cattolici e credenti e poi cannonate sulle zattere dei migranti ...

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